decorazione architettonica, complesso decorativo - bottega fiorentina (sec. XV, sec. XVI)

decorazione architettonica, ca 1485 - ca 1485

Cornici marcapiano della cupoletta e degli oculi ciechi

  • OGGETTO decorazione architettonica
  • MATERIA E TECNICA pietra grigia/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalla documentazione esistente, sulle varie fasi dei lavori e sulle varie committenze e finanziamenti delle opere di ristrutturazione della chiesa, si apprende che nel 1485 la famiglia Capponi finanziò il nuovo 'archo' che 'si fece in chiesa'. Bisogna quindi dedurre che furono i Capponi a promuovere in quell'anno l'ultimazione (o forse la ristrutturazione radicale) della zona presbiteriale della chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto (Meloni-Trotta). Successivamente il patronato della cappella maggiore della chiesa passò alla famiglia Strozzi, che fu, a partire dall'ultimo decennio del Cinquecento, la maggiore protettrice e finanziatrice dei lavori nel complesso monastico e nella chiesa (1580-1604). Al 1580 precisamente risale la committenza per il nuovo altare maggiore e per il coro. In quella stessa occasione furono approntati i lavori di ristrutturazione della cupola emisferica del presbiterio, al cui centro verrà apposta una pietra circolare con una decorazione a rilievo raffigurante l'arme degli Srozzi (tre mezze lune o 'strozze'), tuttora visibile (Meloni-Trotta). L'impianto, come altre parti architettoniche e decorative della chiesa è desunto da moduli brunelleschiani. In particolare, questa volta con i quattro oculi che attorniano la cupoletta emisferica, è una ripresa dalla scarsella della sagrestia Vecchia di San Lorenzo e dalla Cappella Pazzi in Santa Croce. E' qui superata la rilettura michelozziana di quei modelli, ad esempio nella cappella del noviziato sempre in Santa Croce. Linguaggio simile a quello di Monteoliveto è riscontrabile nella cappella Barbadori-Capponi in Santa Felicita (su cui la critica è discorde circa la datazione al primo ventennio del secolo, e che potrebbe essere successiva). E' comunque evidente la volontà di attenersi alla grande tradizione brunelleschiana degli anni Trenta, ripresa di li a poco da Giuliano da Sangallo. Si riscontra in special modo nell'abside di S.Maria delle Grazie a Pistoia (1484 post) su progetto di Ventura Vitoni, una stretta somiglianza con l'impianto della nostra cappella; in proposito Morolli dubita di un'ipotetica visita del Vitoni al complesso di Monteoliveto, che sicuramente doveva essere considerato un apprezzabile modello per chi iniziava la propria attività in quei decenni. Nei documenti non vi sono riferimenti specifici a questo parato, tuttavia nel 1469 si lavorava a voltare la chiesa e nel '70 si copriva il tetto di questa tribuna. La cappella è di patronato Strozzi come indica l'arme di famiglia nella chiave di volta. Il Moreni specifica che nel 1580 fu fondato il presente altare da Lorenzo e Filippo Strozzi, ma il patronato della cappella era della famiglia già dall'origine, essendovi sepolto Giovan Battista di Filippo di Lorenzo Strozzi, quest'ultimo figlio di Filippo il Vecchio, committente del celebre palazzo fiorentino e della cappella di Santa Maria Novella. Si ricorda che intorno al 1580 Santi di Tito fu impegnato in qualità di architetto nella vicina villa degli Strozzi chiamata 'Il Boschetto' (Chiarelli). L'artista forse negli anni Ottanta eseguì la tavola con l'Entrata di Cristo a Gerusalemme', ora alla Galleria dell'Accademia, per l'altare maggiore di questa cappella, dove infatti la ricordano il Baldinucci e il Moreni. Fu sostituita nel XIX secolo dall'attuale dipinto del Poppi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281102-6
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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