episodi della vita della Madonna e dell'infanzia di Cristo, profeti
dipinto
1350 - 1355
Maestro Dell'annunciazione Dei Legnaiuoli (notizie Metà Sec. Xiv)
notizie metà sec. XIV
Mariotto Di Nardo (notizie 1380 Ca.-1424 Ca)
notizie 1380 ca.-1424 ca
Tavola cuspidata con predella, e sovrastante coronamento costituito da due semilunette
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera/ doratura a foglia
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MISURE
Altezza: 215 cm
Larghezza: 117 cm
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ATTRIBUZIONI
Maestro Dell'annunciazione Dei Legnaiuoli (notizie Metà Sec. Xiv)
Mariotto Di Nardo (notizie 1380 Ca.-1424 Ca)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Giotto
Agnolo Gaddi
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
- INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola con l'Annunciazione era collocata in origine sul pilastro assegnato all'Arte dei Maestri di pietra e Legname nella chiesa di Orsanmichele a Firenze. Verso la fine del secolo XIV il dipinto dovette essere rimosso dal pilastro, sostituito come in tutti gli altri casi da affreschi e fu presumibilmente collocato nella residenza dell'Arte, o forse sull'altare che la corporazione possedeva in Duomo. Come tutti i beni delle Corporazioni passa in seguito alla Camera di Commercio e da lì, nel 1782, alla Galleria degli Uffizi. Nel 1919 fu trasferito all'Accedemia. Tuttavia fin dai tempi del passaggio dalla Camera di Commercio, le due semilunette con i Profeti risultavano separate dalla tavola principale e furono riunite ad essa solo in occasione del restauro del 1958. Nei depositi delle Gallerie si conservano anche altre quattro tavole di dimensione analoghe raffiguranti i Quattro Santi Coronati, Claudio, Nicostrato, Castorio e Sinforiano (INventario 1890, nn. 6095, 6096, 6097, 6100), patroni dell'Arte che potrebbero essere stati parte del complesso. Supposta opera di Giotto ebbe presto un'attribuzione ad Agnolo Gaddi che durò sino ai tempi moderni. Berenson attribuì l'Annunciazione ad Andrea di Bonaiuto e la predella a Lorenzo di Niccolò, accorgendosi per primo della diversità di mano, tra la tavola principale e la predella.Il Cohn riconobbe per primo invece l'appartenenza delle due tavole con i Profeti al coronamento dell'Annunciazione, indicandone l'identità stilistica con la predella che egli assegnava a Maestro Orcagnesco. La Marcucci ritiene indiscutibile l'attribuzione all'ambito di Andrea Bonaiuti, soprattutto per la presenza del ricordo dell'arte di Giovanni da Milano; il fatto che l'opera debba essere datata dopo l'assegnazione del pilastro di Orsanmichele all'Arte dei Legnaioli nel 1380, quindi dopo la morte di Andrea avvenuta nel 1377, conferma l'attribuzione del dipinto ad un allievo. Sempre secondo la Marcucci la predella e i due profeti vanno assegnati ad un altro artista molto vicino a Jacopo di Cione. Il Boskovits si accorse per primo della diversità cronologica esistente tra le parti dei diversi maestri; egli data l'Annunciazione alla metà del Trecento, considerandola quindi eseguita per l'Arte dei Legnaioli e solo in seguito, ossia a partire dal 1381, quando fu data l'autorizzazione trasferita in Orsanmichele. La predella e il coronamento furono dallo studioso, prima attribuiti ad Ambrogio di Baldese e poi al giovane Mariotto di Nardo. Sempre secondo lo studioso il pittore dell'Annunciazione, sarebbe un artista fiorentino operante a cavallo della metà del secolo XIV, chiamato con il nome convenzionale di Maestro dell'Annunciazione dei Legnaioli. Tali attribuzioni sono riprese dalla Chiodo e da Feraci nella scheda di catalogo dell'Accademia. Quest'ultimo conferma una datazione dell'Annunciazione alla metà del secolo facendo confronti con i dati relativi all'abbigliamento e all'iconografia della Vergine stante. Da un punto di vista stilistico ribadisce la matrice daddesca, e influssi da Iacopo del Casentino e dal Maestro di San Polo in Chianti, con rimandi ad Andrea di Bonaiuto e non esclude la possibilità che il Maestro dell'Annunciazione dei Legnaioli possa in un prossimo futuro essere identificato dalle ricerche con l'attività giovanile di Andrea di Bonaiuto stesso
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281051-0
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 455
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0