San Pietro resuscita Tabita
dipinto
Gamberucci Cosimo (attribuito)
1560 ca./ 1621
Al centro della composizione il gruppo formato da S. Pietro, sulla destar, il prefetto al centro, con ricche vesi e turbante, e il giovane seminudo sulla sinistra che si solleva sulle ginocchia uscendo dal sepolcro aiutato da un uomo, tende un braccio verso il santo che lo ha resuscitato. In due gruppi sulla destra e sulla sinistra in secondo piano, la folla degli astanti che assiste al miracolo, tra cui è possibile riconoscere il committente dell'opera, il canonico Baccio Giovannini, dietro la figura di San Pietro. Sullo sfondo, al di là di un muro di cinta, uno scorcio di paesaggio in notturna
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Gamberucci Cosimo (attribuito)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Domenico Cresti detto il Passignano
- LOCALIZZAZIONE Castelfranco di Sotto (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Considerato uno dei lavori migliori di Cosimo, il quadro fu eseguitoi sicuramente dopo il 1594, ma i dati stilistici suggeriscono una datazione entro il primo decennio del Seicento,esprimendo i caratteri di quella seconda fase dello stile del pittore segnata da una parziale emancipazione dai modi del maestro Santi di Tito. Si mostra interessato alle nuove sperimentazioni di ambito fiorentino ed arricchisce la tavolozza, rafforza le tonalità, guarda al Cigoli, al Passignano, al Pagani e all'Empoli, artisti impegnati a promuovere un ariforma pittorica che non riguardava solo gli aspetti formali, cromatici e luministici, ma anche la ricerca di una più nitida organizzazione degli spazi: rigore, naturalezza e semplicità, narrazione asciutta e austera, incentrata sulla figura di Pietro la cui mano è il centro di tutta la commposizione. Le regole di decenza, sobrietà formale e semplicità dell'ordine compositivo propugnate dalla Controriforma. L'impianto della composizione è forse uno spunto dato al pittore dalla scena di identico soggetto dipinta da Masaccio nella Cappella Brancacci e conclusa da Filippino Lippi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900266650
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0