resurrezione di Cristo

dipinto,

Dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Lorenzetti Pietro (1280-1285 Ca./ 1348)
  • LOCALIZZAZIONE Sansepolcro (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il polittico venne segnalato per la prima volta dal Cavalcaselle (1908) che lo vide nella chiesa di Santa Chiara a Sansepolcro e lo giudicò di un arista molto vicino a Niccolò di Segna, stretto seguace dei Lorenzetti. Berenson (1919) concordava con questa attribuzione a Niccolò di Segna, così Van Marle (1924), che rilevava nel polittico forti elementi ducceschi e lo datava alla seconda metà del trecento, affermando che esso indicava già la via a Taddeo di Bartolo. Longhi (1927) considerava il polittico opera di un bel trecentista senese ed importante per la formazione del giovane Piero della Francesca. Il Cecchi (1930) lo citava come opera di un seguace di Pietro Lorenzetti, concorde anche il Perkins (1930) che vi notava forti elementi neo ducceschi, caratteristici della corrente rappresentata da Ugolino e Segna di Bonaventura. Nel 1932 il polittico era già stato portato dalla chiesa di S. Chiara al Museo di Sansepolcro, dove viene indicato dal Ricci (1932). Schrade (1932) ne parlò come di un'importante esempio per l'iconografia della "Resurrezione di Cristo". Longhi (1942) lo considerò il capolavoro di Niccolò di Segna, mentre Offner (1947) lo citava genericamente come bottega di P. Lorenzetti. Chiasserini (1951) riconfermava la sua appartenenza alla scuola senese e Toesca (1951) affermava che il polittico era molto vicino a P. Lorenzetti. De Tolnay (1954) ne considerò l'iconografia quale immediato prototipo per l'affresco della "Resurrezione" di Piero della Francesca. Salmi (1971) vi vedeva la mano di un seguace del Lorenzetti al quale non erano estranei anche aspetti della cultura di Simone Martini. Carli (1981) considera il polittico l'opera più significativa tra quelle attribuite al fratello di Niccolò di Segna, Francesco, personalità alquanto "vaga ed inafferrabile", fortemente influenzata da P. Lorenzetti. De Benedictis (1986) fa una distinzione tra Niccolò di Segna ed il "Maestro del Polittico di Sansepolcro", due artisti che testimoniano di un certo disorientamento generato dallo scontrarsi tra una cultura progressista ed una più attardata, presente nelle opere di ambedue. L'autore del polittico resta comunque secondo De Benedictis, molto vicino a Niccolò e Francesco di Segna
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900262876
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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