Venere di Milo. figura femminile
statua,
1800 - 1899
statua
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
GESSO
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Accademia, già Palazzo del Principe
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lazzoni la segnala nella "Grande Sala", quale dono all'Accademia del conte di Nieuwerkerk, suo socio onorario, e questo potrebbe differenziarla, come tipologia, dal novero delle altre, sicuramente frutto di esercitazioni accademiche. Bizzarri e Giampaoli la definiscono "La Venere Celeste di Milo". E' copia del famoso marmo, rinvenuto nell'isola di Milo, attualmente conservato al Museo del Louvre di Parigi. Capolavoro dell'arte ellenistica, sarebbe opera, secondo un residuo di iscrizione andato perduto, di un Alessandro (o Agesandro) di Antiochia. In origine il braccio destro doveva essere abbassato trasversalmente, mentre la mano sinistra reggeva un pomo, simbolo della citta' di Milo (Ducati P., L'arte classica, 1944, vol. I, p. 489; Haskell F.-Penny N., L'antico nella storia del gusto, 1984, pp. 492-495)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900254580
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0