Evangelisti e Profeti
pannello,
1450 - 1474
Guardi Andrea Di Francesco (attribuito)
notizie 1451-1474
Pannello
- OGGETTO pannello
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MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
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ATTRIBUZIONI
Guardi Andrea Di Francesco (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'Inventario redatto da Lasinio l'opera è ricordata proveniente da Luni (LASINIO 1833). La notizia è forse inattendibile poiché nel XV secolo la città era abbandonata: tuttavia può darsi che il riferimento riguardasse la zona lunense. Prima del 1816 l'oggetto è in Camposanto (DA MORRONA 1816) nel corridoio ovest tra i monumenti Vegio e Gherardesca; di lì a poco Lasinio espone l'opera sotto "Il passaggio del Mar Rosso" (corridoio nord) unendo i due frammenti. Nel 1935 l'oggetto è nei locali del Museo dell'Opera del Duomo (CARLI 1935); ritornato in Camposanto è poi nei depositi, e d al 1986 presso il Museo Nazio-nale di S. Matteo. Il bassorilievo è diviso in due parti: una, entro formelle quadrangolari incorniciate, reca le figure sedute e di profilo degli evangelisti Marco e Luca con i relativi simboli e al centro un profeta con cartiglio; l'altra ha le stesse caratteristiche compositive ma gli evangelisti effigiati (Matteo e Giovanni), alterna ti a due profeti, sono colti mentre sfogliano un libro. La disposizione de i personaggi (un gruppo è rivolto verso destra e l'altro a sinistra con un'unica eccezione di un profeta), lascia presupporre una parte centrale del pannello andata perduta. Forse il bassorilievo costituiva la predella di una pala marmorea, come nel caso di quella un tempo sull'altare maggiore del Duomo di Carrara realizzata dal Guardi nel settimo decennio del secolo. Da Morrona (1812) lo menziona come opera di Giovanni Pisano; Lasinio invece catalogò l'oggetto in questione come opera di Andrea Pisano (LASINIO 1 833); Bellini Pietri come lavoro della scuola dello scultore trecentesco ( BELLINI PIETRI 1932); Papini fu il primo a fare il nome di un aiuto di Andrea Guardi (PAPINI 1912-31); Carli lo ha finalmente attribuito al maestro (CARLI 1935). La lastra è vicina stilisticamente ai rilievi della cassa del sepolcro Ricci (09/00235697) e i tre busti raffiguranti la Madonna col Bambino e i SS. Giovanni Battista e Pietro, oggi nel Museo dell'Opera del D uomo, realizzati nel settimo decennio del '400. I due frammenti precedono di poco queste opere in quanto permangono qui ancora residui arcaicizzanti nella composizione dei personaggi assisi, nel modo di scolpire le ali dell'angelo di S. Matteo, nonché nelle rughe incise sui volti. Stretti riferimenti appaiono a confronto con la lastra con La creazione di Eva nella collezione Storia a New York e nel profeta imberbe frammentario ora a Detroit (CIARDI 1987a)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900235701
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di San Matteo - Pisa
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1993
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0