paesaggio con armenti

dipinto, ca 1700 - ca 1724

n.r

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA rame/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Wittel Gaspar Van (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Casa Martelli
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Martelli
  • INDIRIZZO Via Zannetti, 8, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scritta sul verso attribuisce il dipinto a Gaspard van Wittel, ma il dipinto esce dalla gamma consueta di espressioni del pittore olandese. Il primo elemento incongruo pare il soggetto stesso. Il van Wittel (nato nel 1653 a Utrecht) comincia infatti a lavorare dal 1675 come topografo e per tutta la sua lunga e brillante carriera fu precipuamente un illustratore dei luoghi più tipici di Roma o di altre grandi e piccole città che erano soste più o meno obbligate nel 'grand tour' dei grandi signori del Nord Europa. Il n. 109 presenta invece un angolo pastorale presso uno specchio d'acqua, contornato da monti dal pendio scosceso. Si direbbe un angolo dei laghi lombardi, dove sappiamo che il van Wittel fu negli anni '90; ma basta pensare alle vedute che egli ci ha lasciato di Vaprio d'Adda, delle Isole Borromee e di Verona, per cogliere invece qui uno spirito assai più decorativo. Più legati alla tradizione seicentesca paiono sia il gruppo di alberi sulla sinistra, con ombre trascorrenti e barocche che ricordano Filippo Lauri (Roma 1695 - 1741), che la luce di un sole basso sull'orizzonte, eredità ben filtrata del Lorenese e rivissuta da infiniti paesaggisti, sia nordici che italiani. Anche se l'orizzonte è chiuso dalla montagna e il borgo che si affaccia sullo specchio del lago ha l'intonazione da fondale di maniera, alcuni elementi del dipinto possono essere stati però ispirati dall'esempio del van Wittel. L'edificio rustico al centro della scena pare ad esempio considerato con nuova oggettività, da un punto di vista leggermente rialzato e posto al di fuori della scena stessa, come nelle sue vedute. Allo stesso spirito oggettivo pare anche risalire la considerazione delle diverse specie vegetali presenti, tra cui spicca un abete al centro della scena , intrecciato con altri più robusti alberi. Il Van Wittel non manca di registrare tale diversità, all'occorrenza; si pensi alla Veduta del ponte sull'Aterno presso l'Aquila firmata , proveniente dalla collezione Sciortino di Roma e sul mercato d'arte a Londra, Colnaghi, nel 1996 (L. Trezzani in G. Briganti, Gaspar van Wittel (ed. L. Laureati, L. Trezzani), Milano 1996, p. 290, n. 438, ill.; per il soggetto si veda il dissegno a Melbourne, National Gallery of Victoria, L. Laureati in G. Briganti, Gaspar van Wittel (ed. L. Laureati, L. Trezzani), Milano 1996, p.336, n. D142, ill.). Sulla base di queste considerazioni potremmo concludere che il n. 109 sia opera di un pittore dei primi decenni del Settecento, appartenente probabilmente alla bottega del van Wittel o comunque consapevole delle sue formule e del loro successo nel campo del paesaggio, ma alla ricerca di un modo autonomo più decorativo ed elegiaco. Sul dipinto si veda Huys Jansen P./ Squellati Brizio P., Repertory of the Dutch and Flemish Paintings in Italian Public Collections. Tuscany in corso di stampa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900230406
  • NUMERO D'INVENTARIO Martelli 109
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Casa Martelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI a tergo - 15 Paese di Gaspero Vanvitelli d.o degli Occhiali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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