tre Virtù Teologali
paliotto
post 1580 - ante 1599
La Fede: particolare del fregio del paliotto.Il volto, le mani, i piedi e la frutta sono condotti con sete policrome, nella tecnica del punto raso, punto diviso e punto erba. Il restante ricamo è eseguito con teletta dorata dipinta nella tecnica di applicazione. i contorni sono realizzati in cordonetto dorato nella tecnica del punto steso fermato da fili di seta. Il ricamo è applicato su velluto unico tagliato di seta rossa. La Speranza: particolare del fregio del paliotto. La Carità: particolare del fregio del paliotto. Le figure sono eseguite in sete policrome. La Temperanza: particolare del fregio del paliotto
- OGGETTO paliotto
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MATERIA E TECNICA
seta/ velluto allucciolato o bouclé/ trama lanciata/ ricamo in seta punto pittura
filo d'oro/ trama broccata/ trama lanciata
tela di lino
- AMBITO CULTURALE Manifattura Fiorentina
- LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I ricami furono creati per questo parato da un abile ricamatore fiorentino. La tecnica impiegata è quella dell'or nuè o velato, molto lodato anche dal VAsari, assai in auge fin dal 1300. A Firenze durante il Rinascimento fu il centro più rinomato e specializzato in questo genere di ricamo. La realizzazione consisteva nello stendere l'oro filato sul fondo, dove era tracciato il disegno che poi veniva coperto con i fili di seta i quali delimitavano il decoro e alcontempo lasciavano trasparire l'oro stesso. Saint Aubin ricorda nelsuoscritto "Art du Border" che nessun lavoro come questo domanda una scelta completa digradazioni di colore. il parato fu donato da Alessandro de' Medici proposto di prato dal 1588 al1605 anno incui fu eletto papa col nome di Leone XI. la tecnica è quella del punto raso e diviso e quella di applicazione di teletta dorata dipinta assai diffusa nei lavori cinqueenteschi fiorentini. La tecnica di applicazione era assai più rapida di quella a or nuè e in lontananza poteva quasi dare gli stessi effetti di luminescenza. Riguardo ai disegni preparatori il Marchini indica un pittore della cerchia di Alessandro Allori. Nel catalogo della mostra "prato e i Medici nel '500" vengono riscontrati tratti stilistici vicini al Bronzino. Per la mannini 8ricordanze delle Chiese di S. Niccolò e del castello di Calenzano, 1982) il pittore può essere identificato con Giovanni Balducci (1535-1609) protetto da Alessandro de' Medici
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900229264-3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0