angioletti reggicartiglio

decorazione plastico-pittorica, post 1794 - ante 1801

La cupola della cappella, a lato della chiesa monastica, è di forma emisferica e poggia su 4 peducci. Decorazione a stucco bianco ed affresco nel tondo centrale. La parte alta delle pareti laterali si conclude con grandi lunettoni che ospitano delle finestre a lato delle quali sono dipinti angeli con cartigli. sull'arcone che separa questa cappella dalla successiva vi è al centro un riquadro sul cui fondo verde spiccano una spada, uno scudo e una palma del martirio in stucco. Ai lati sono affrescati anche qui due putti reggi cartiglio

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
    stucco/ modellatura
  • ATTRIBUZIONI Casini Bartolomeo (notizie 1793-1801): stuccatore
    Fabbrini Giuseppe Antonio (1748/ Notizie Fino Al 1797): pittore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come ci testimoniano i documenti d'archivio segnalati dal Leoncini, le cappelle laterali della chiesa monastica furono completamente riammodernate tra il 1794 e il 1801 (ASF, conventi soppressi 51). A sovrintendere i lavori, almeno a livello ingegnieristico, fu chiamato Ferdinando Casini. Non si fa cenno invece a Gaspero Paoletti al quale, secondo antiche fonti, aspetterebbe il disegno originale. Gli stucchi furono eseguiti da Bartolomeo Casini che viene pagato tra il 1799 e il 1801. Quest'ultimo doveva essere un artista assai stimato dai Certosini perché lavorò anche nella Certosa di Pisa, decorando nel 1793 la cappella di San Bruno, di San Giuseppe e della Vergine del Rosario. Per quanto riguarda le pitture, dei documenti, ancora inediti, ricordano Giuseppe Fabbrini come l'autore nel 1797 delle "pitture a fresco fatte in due cappelle" (ASF, conventi soppressi, 51, n. 28, c.22s). Dovrebbero spettare a lui, quindi, tutte le parti ad affresco di questo ambiente (cioè il rosone centrale della volta e le lunette con angeli), anche se l'autore della "Guida" del 1861 e il Bacchi gli attribuiscono soltanto i chiaroscuri situati nella parte bassa delle pareti laterali, raffiguranti episodi della vita di San Giovanni Battista (schede 09/00228671-74). Il Fabbrini fu un pittore assai attivo a Firenze dove affrescò molti palazzi privati e dipinse pale d'altare per varie chiese della città. Finora l'ultima sua opera conosciuta era datata 1795; le pitture della certosa, datate 1797, vengono quindi a gettare luce sull'estremo periodo della sua attività ancora non conosciuto. Tutta la decorazione, nel largo uso dello stucco, nel nitore formale dato dai colori pastello, nell'adozione di motivi decorativi classicheggianti rivela il gusto neoclassico dell'epoca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900228670
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
  • ISCRIZIONI cartiglio in mano a un angelo - EGO VOX CLAMAN/TIS IN DESERTO - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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