Madonna con Bambino in trono con Sant'Antonio Abate, Santa Lucia, San Iacopo e Santa Caterina d'Alessandria, Annunciazione

trittico, 1398 - 1398

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; Sant'Antonio Abate; Santa Lucia; San Iacopo; Santa Caterina d'Alessandria; Madonna annunciata; Gabriele Arcangelo. Attributi: (Sant'Antonio Abate) libro; bastone a Tau; cinghiale. Attributi: (Santa Lucia) pugnale; vasetto con gli occhi. Attributi: (San Iacopo) bastone; libro. Attributi: (Santa Caterina d'Alessandria) libro; ruota dentata. Simboli: (martirio) palma. Oggetti: trono; libro. Simboli: (Resurrezione) melagrana. Simboli: (fortuna) corallo

  • OGGETTO trittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura
  • MISURE Altezza: 1.21 m
    Lunghezza: 161.5 m
  • LOCALIZZAZIONE San Casciano in Val di Pesa (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo quanto scrive la Proto Pisani nel catalogo del Museo (1989): " Il trittico è segnalato nelle antiche guide, che lo rimandano nell'ambito di Taddeo Gaddi, come diviso in tre parti, delle quali quella centrale collocata nel primo altare a sinistra, mentre le due laterali erano appese ai lati dell'altare maggiore della chiesa di S. Jacopo a Mucciana. Tale inserimento spiega la decurtazione della tavola centrale in basso per adattarla all'altare. Per qualche tempo il trittico fu esposto come risulta dalla documentazione fotografica anche nella chiesa di S. Martino a Argiano dove era stato trasferito per motivi di sicurezza. Questo tipico prodotto dell'artiginato pittorico dell'ultimo decennio del secolo XIV, è stato scelto dall'Offner (1946) per dare il nome convenzionale ad un maestro minore, autore di diverse opere che ben illustrano, come ha sottolineato il Boskovits ( 1975), l'atteggiamento culturale delle piccole botteghe fiorentine impegnate soprattutto a soddisfare le esigenze quotidiane del mercato artistico. Lo Zeri (1963) considera questo artista come un fenomeno parallelo al Maestro della Madonna Straus, del quale il nostro avrebbe ripreso certi particolari soprattutto nelle opere più antiche. Alcuni atteggiamenti nuovi, tipici della cultura tardogotica, nei calligrafismi e nelle modulazioni ritmiche cui aderì poi il Maestro della Madonna Straus, rimasero completamente estranei al nostro maestro che si cristallizzò in una formula tra accademica e artigianale. L'importante novità, emersa dal recente restauro, consiste nella scoperta, alla base del primo pannello, di una scritta che fornisce la datazione dell'opera"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900228267
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI pannello di sinistra, sotto l'immagine - A.D. MCCCLXXXXVIII DIE P.MO JANVI HOC OPUS ED - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1398 - 1398

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'