Madonna con Bambino tra San Giovanni Battista, Bernardo, Antonio e Carlo Borromeo

dipinto,

Soggetti sacri. Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Bernardo; Sant'Antonio Abate; San Giovanni Battista; San Carlo Borromeo. Attributi: (San Bernardo) abito cistercense; pastorale; mitria. Attributi: (San Giovanni Battista) croce astile. Attributi: (Sant'Antonio Abate) bastone. Attributi: (San Carlo Borromeo) abito cardinalizio. Figure: angeli; cherubini. Abbigliamento religioso

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Chimenti Jacopo Detto Empoli (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La paternità della tavola è certa fin dalle origini: nella 'Vita dell'Empoli' scritta dal suo discepolo Zaballi, si ricorda l'opera eseguita dal maestro per la chiesa di S. Lucia de' Magnoli, anche se ne viene fornita una descrizione errata. E' rimasta invece incerta per molto tempo la datazione del dipinto, che pure è possibile fissare al 1606-07 in base alla lapide dedicatoria dell'altare su cui fu collocato sin dall'inizio e dove tuttora si trova. Nel primo studio monografico sul chimenti la De Vries datò la nostra tavola al 1620 per confronto con il quadro nella volta del Duomo di Livorno datato 1619, rinvenendo inoltre nel disegno n. 3411F del Gabinetto dei Disegni degli Uffizi un abbozzo della composizione. Nello stesso periodo il Venturi considerò l'opera vicina alla 'Madonna e quattro Santi' nella SS. Annunziata a Firenze datata 1628. In occasione della mostra dei disegni dell'Empoli la Forlani Tempesti identificò altri due studi del pittore per la pala di S. Lucia de' Magnoli: nn. 3449F, 9344F del Gabinetto dei Disegni degli Uffizi. Il n. 9344F è uno studio di testa per S. Giovannino (nel n. 3411F infatti, che mostral'ideazione originaria della scena, il Battista è raffigurato fanciullo); il n. 3449F invece, ritrae il S. Giovanni secondo la stesura definitiva, così come compare nel dipinto. Lo studio di questi disegni permise di anticipare la datazione della pala al 1608, ponendola all'origine di quella serie diopere dell'Empoli pervase dall'influsso carraccesco. La Thiem successivamente ha identificato un disegno conservato in una collezione privata come uno studio preparatorio per la testa di S. Bernardo ed ha confermato la datazione al 1608. Soltanto nel 1980 la Bianchini ha precisato l'epoca di esecuzione della pala al 1606-07, sia in base alla lapide che ricorda la consacrazione dell'altare sul quale l'opera si trova sin dall'origine, sia in base ad un'attenta ricognizione stilistica dell'opera del pittore. La pala di S. Lucia appartiene a quel gruppo di opere eseguite dall'Empoli nel primo decennio del '600 per numerose chiese fiorentine, caratterizzate da uno stile personale, un 'modo di esprimersi ormai proprio e naturale' (Bianchini), improntato al realismo, che ritrae i personaggi con sobrietà e dignità e che si dimostra contemporaneamente aperto alle nuove esperienze pittoriche che si svolgevano altrove in quegli anni. In particolare questa tavola è vicina alla 'Consegna delle chiavi' nella cappella Usinbardi in S. Trinita (1607), ma soprattutto alla 'Madonna in gloria e Santi' di S. Margherita a Cortona (1606-07) per il comune, profondo legame con la tradizione cinquecentesca di Santi di Tito e del Passignano. La nostra tavola infine sembra essere il modello di un successivo quadro dell'Empoli che raffigura la 'Madonna in gloria col Bambino, i SS. Giovanni Battista, Antonio Abate e Carlo Borromeo', datato 1618 e conservato nella chiesa di S. Agostino a Cortona; i personaggi, tra l'altro, presentano le stesse caratteristiche fisionomiche, ed è quindi probabile che come quelli della pala di S. Lucia raffigurassero amici e garzoni dell'Empoli. L'opera è stata restaurata nel 1987 presso il laboratorio di Restauro della Fortezza da Basso, con un intervento di pulitura. Riconsegnata alla chiesa di S. Lucia de' Magnoli con verbali del 21-3-1987. Nel 1989 (U. R. 717) restaurato presso il Centro Restauro, Via dei Serragli, 101- Firenze
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900227283
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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