musici

dipinto, ca 1685 - ca 1685

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 140 cm
    Larghezza: 233 cm
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fino ad oggi sono stati identificati quattro dei dipinti raffiguranti i ritratti di alcuni musici della corte medicea che, secondo le fonti (I.HUGFORD, 1762 e F.S.BALDINUCCI, 1975), Anton Domenico Gabbiani realizzò per il gran principe Ferdinando (inv.1890 nn° 2802, 2805, 2807, 2808). Essi erano destinati alla villa di Pratolino nei cui inventari è stato possibile rintracciarli. Sono citati in un inventario del 1848 ed in uno precedente, mentre successivamente, probabilmente dopo il 1762, anno in cui Ignazio Hugford li cita fra le opere esistenti nella Villa, passano a Pratolino il 31 maggio 1791. Nel 1795 la Villa fu spogliata della maggior parte dei suoi arredi e fino ad ora non sono stati rinvenuti documenti che facciano luce sul luogo al quale vennero destinati questi dipinti. Il 22 Maggio 1815 questo ritratto venne inserito in una nota di quadri destinati alla villa dell’Ambrosiana nella quale rimase fino al 1851 quando passò al Palazzo della Crocetta per essere poi trasferito alle Gallerie degli Uffizi, come risulta dall’inventario del 1890. Mentre nei primi inventari della villa di Pratolino il dipinto era riferito alla mano di Anton Domenico Gabbiani, nel 1791, dopo essere stato depositato nella Guardaroba Generale, recava una attribuzione a Tommaso Redi. Nel nostro secolo gli studiosi che se ne sono occupati non ne hanno messa in dubbio la paternità gabbianesca, mentre hanno proposto ipotesi lievemente contrastanti riguardo alla datazione. Aldo Bartarelli nel 1951 collocò tutti i ritratti di musici realizzati dal Gabbiani nei primissimi anni del nono decennio del Seicento, mentre nel 1976 Marco Chiarini propose di posticiparne di qualche anno la datazione stabilendo inoltre una sequenza cronologica all’interno una sequenza cronologica all’interno del gruppo che è stata confermata dai documenti dell’Archivio di Stato di Firenze segnalati da Maria Luisa Strocchi nel 1978. Due dei dipinti, infatti, i nn° 2805 e 2808, rivelano rispetto agli altri lievi differenze stilistiche che hanno condotto Marco Chiarini a considerarli di qualche anno precedenti agli altri due ritratti. Dalle testimonianze documentarie, i libri di spese del gran principe Ferdinando, risulta che Anton Domenico Gabbiani fu pagato dal Gran Principe, per aver eseguito ritratti di musici, in due occasioni diverse: la prima nel 1685, la seconda nel 1687. Si può supporre che al primo pagamento sìano da riferire questo dipinto insieme a quello stilisticamente più affine, in 2800, mentre gli altri due ritratti sìano da ricondurre al pagamento del 1687
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900227256
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 2805
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • ISCRIZIONI sul retro della cornice - 60 cartellino (bianco) - numeri arabi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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