musici

dipinto, ca 1681 - ca 1681

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 114 cm
    Larghezza: 153 cm
  • ATTRIBUZIONI Gabbiani Anton Domenico (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia
  • INDIRIZZO via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sia Ignazio Hugford (1762) che Francesco Saverio Baldinucci (1975) citano un gruppo di ritratti di musicisti realizzati dal Gabbiani per il gran principe Ferdinando e destinati alla villa di Pratolino. Questo dipinto faceva parte di quella serie e si trovava nella Villa al tempo dell’inventario del 1748 e di quello precedente. Fu in seguito spostato e tornò alla collocazione originaria il 31 maggio 1791. Vi rimase soltanto pochi anni ancora perché nel 1795 la Villa fu quasi completamente svuotata dei suoi arredi che furono in parte mandati a Lappeggi ed in parte venduti od inviati alla Guardaroba Generale. Non si conosce esattamente quale fu la destinazione di quest’opera che il 22 maggio 1815 fu inserita in una nota di quadri destinati alla villa dell’Ambrosiana dove rimase fino al maggio del 1851 quando fu inviata al Palazzo della Crocetta. Alla fine del secolo appare nel catalogo Pieraccini fra le opere della Galleria degli Uffizi. Attribuito al Gabbiani sia dalla critica moderna che dagli inventari antichi, ad eccezione dell’inventario della villa di Pratolino del 1790 in cui appare con una attribuzione a Tommaso Redi, il dipinto è stato oggetto di ipotesi diverse riguardo alla datazione. Aldo Bartarelli nel 1951 propose di riferire tutti i ritratti di musici eseguiti dall’artista agli anni 1681/82, mentre più tardi Marco Chiarini, basandosi su osservazioni di carattere storico e stilistico, suggerì di spostarne la datazione di qualche anno. Sottolineò le affinità formali tra questo dipinto ed il n° 2808 e, dopo aver identificato i personaggi rappresentanti in quest’ultimo, fece notare come uno di essi, Francesco de Castris, non lavò al servizio del Granducato di Toscana che a partire dal 1687. Quella data fornirebbe un termine post quem per la datazione dei due dipinti stilisticamente affini. Tale ipotesi trova conferma in un documento dell’Archivio di Stato di Firenze, segnalato nel 1978 da Maria Luisa Strocchi, che attesta l’avvenuto pagamento a favore del pittore Anton Domenico Gabbiani della somma di settecento scudi per aver eseguito i ritratti dei musici di Sua Altezza. Anche i personaggi rappresentanti in questo dipinto sono stati identificati: si tratta di Vincenzo Olivacciani, a sinistra, ricordato come musico della corte di Cosimo III e citato negli inventari di strumenti della corte medicea per aver ricevuto in prestito prima un cembalo ad un registro, in seguito uno a due registri. Al centro Antonio Rivani, uno dei “castrati” del cardinale Gian Carlo de’ Medici che lavorò come cantante di opera al teatro della Pergola. A destra Giulio Cavalletti lavorò come compositore e cantante contralto per Ferdinando de’ Medici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900227255
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 2807
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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