Sacra Famiglia con Sant'Anna e San Giovanni Battista bambino

dipinto, 1550-1599

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; Sant'Anna; San Giovannino; San Giuseppe. Attributi: (Madonna) cinto con il simbolo del Carmelo. Attributi: (San Giovannino) piatto; scodella; cintocon il simobolo del Carmelo

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 132 cm
    Larghezza: 100 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • LOCALIZZAZIONE Montelupo Fiorentino (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le 'Memorie del Latini' (1911) ricordano come nel 1629 Cosimo II fondasse nella chiesa di S. Lucia, la Compagnia del Carmine, donando "una tavola con la Madonna, Gesù Bambino, S. Giovanni e S. Gioacchino...lavoro del pittore Puligo che molto dipinse per casa Medici ". Dal medesimo veniamo a sapere che dopo la ristrutturazione dell'oratorio (1724), il P. Ceccarelli non voleva restituire ai confratelli la veneraria immagine concessa in cambio di due predelle d'albero a quattro candelieri d'otto.Probabilmente in seguito a tali modifiche la tavola fu inserita nella pala con le SS. Caterina da Siena e Santa Chiara. Sempre con l'attribuzione al Puligo è ricordata dal Carocci (1891), il quale faceva notare come il cinto fosse un aggiunta posteriore, e in una lettera al Rosselli alla Sprintendenza alla Gallerie 1912 in cui si dice contenuta in un 'tabernacolo di cristallo'. Tuttavia tale attribuzione è da respingere nonostante la sua derivazione da antichi inventari (Latini 1911), oggi dispersi dato che il pittore morì nel 1527 e il dipinto è una copia della sacra famiglia dipinta dal Bronzino per i Panciatichi intorno al 1550/1555 ed ora al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Inoltre rispetto alla produzione del Puligo, lo stile appare più duro e grafico, simile a quello di Jacopino del Conte. A tale ambito rimanda anche il profilo medaglistico del San Giovannino, con i caratteristici ricci eseguiti in modo grafico e la bocca carnosa semiaperta. In ogni modo la lettura è resa complicata dalla fedeltà al testo bronzinesco, nonostante alcune varianti iconografiche, quali la sostituzione della rondine con il simbolo carmelitano, causando così il gesto innaturale del bambino. Diverso anche il volto della Madonna, più sobria e severa, dai capelli a ciocche sul petto, in sostituzione del velo. Un analogo indizio di clima controriformato si coglie nell'eliminazione dello sfondo paesaggistico, sostituito da un nero uniforme dal quale emergono le figure. Tutto ciò concorre a collocare l'opera intorno alla seconda metà del XVI secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900226145
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • ISCRIZIONI parte inferiore del cinto - M D C - lettere capitali - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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