iscrizione
medaglia
ca 1918 - ca 1918
Trentacoste Domenico (1856/ 1933)
1856/ 1933
Lunga iscrizione con l'elenco delle vittorie del Reggimento, tra trifogli decorativi
- OGGETTO medaglia
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MATERIA E TECNICA
ARGENTO
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MISURE
Diametro: 2.9 cm
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ATTRIBUZIONI
Trentacoste Domenico (1856/ 1933)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La medaglia "Logori ma indomiti" fu commissionata a Trentacoste dal 129° Reggimento Fanteria nel marzo del 1918, su richiesta del colonnello e di 60 ufficiali del reggimento, che ne suggerirono anche il tema: "(...) Se sì, le farei tenere un cenno delle vittorie nostre, e una copia di quel bollettino che dice: logori ma indomiti, coi piedi ravvolti in sacchi (...) i valorosi fanti della Brigata Perugia si slanciarono conquistandola nella trincea nemica" (lettera dal fronte del capitano Bolaffi, 19 marzo 1918, GAM, Archivio Trentacoste, Racc. 4, ins. 8). Trentacoste accettò la commissione, e il pezzo era già pronto per l'agosto, come si ricava da una entusiastica lettera del comandante: "Quando ieri è arrivata la sua lettera colla fotografia della medaglia è stato per il comando del Reggimento un momento indescrivibile, tanto è stato il nostro unanime entusiasmo. Per quanto si sapesse che la sua stecca non poteva non produrre un capolavoro, la nostra aspettativa è stata in gran parte superata (...) Abbiamo deciso di far coniare almeno 3.000 medaglie di bronzo, 500 d'argento e 100 d'oro (...)" (lettera dal fronte, 17 agosto 1918, ivi). Oltre ad altre due lettere del capitano Bolaffi, si conservano nell'Archivio Trentacoste quattro lettere del colonnello del Reggimento del 129° e tre fatture della ditta Fratelli Ricci, meccanici e stampatori di medaglie, da cui si ricava che le medaglie stampate furono 41 in oro, 603 in argento e 4009 in bronzo. Stilisticamente, la medaglie mostra caratteri di accentuata plasticità e di enfasi espressiva che, se ben rispondono allo spirito del tema, riflettono in realtà la generale evoluzione dello scultore verso ricerche di maggior vigore, cui non è estraneo l'influsso della scultura donatelliana, come testimoniano anche le medaglie eseguite alla stessa epoca per la ditta Ducrot. Una composizione simile a questa torna nella medaglia di guerra per il Reggimento Cavalleggeri di Roma (GAM, inv. Giorn. n. 4470) mentre una figura di Vittoria assai simile si ritrova in una placchetta non datata, ma molto probabilmente di questi anni, con soggetto allegorico (GAM. inv. Giorn. n. 161). Del diritto si conserva alla GAM la versione in bronzo di grandi dimensioni (inv. Giorn. n. 4568). Il pezzo fu donato da Fernanda Ojetti nel 1933
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900225297-1
- NUMERO D'INVENTARIO Giorn. 156
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
- ISCRIZIONI su tutta la medaglia - 129°/ LUCINIGO M. FORTIN. / PATEANO. BOSCHINI / ROCCE ROSSE. M LEMER/LE VAL D'ASSA. M ZEBIO/ HUDILOG. VERSIC. DOS/SO FATTI. SELO. ME/LETTE. VALBELLA./ PIAVE - lettere capitali - a rilievo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0