ritratto funebre di Niccolò Acciaiuoli
monumento funebre
ca 1365 - ca 1399
Andrea Di Cione Detto Andrea Orcagna (bottega)
notizie 1343-1368
Struttura architettonica a baldacchino, con archi acuti, decorazioni, mensoloni
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
marmo/ scultura/ intarsio
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ATTRIBUZIONI
Andrea Di Cione Detto Andrea Orcagna (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera viene tradizionalmente attribuita all'Orcagna, anche sulla scorta delle indicazioni vasariane (1568, ed. 1962, pp. 472,3); Vasari si limita però a parlare al proposito di "valentuomini nella scultura e nell'architettura" contemporanei di Andrea. Chiarelli e Leoncini (1982, p. 275) ritrovano in comune con il grande maestro "l'intensa espressività del volto, un modellato robusto e incisivo, la presenza di certi moduli decorativi". Il Kreytemberg (1976, p. 401) ha avvicinato certi caratteri decorativi del monumento a frammenti del piedistallo dell'altare della Loggia del Bigallo. Il primo testamento di Nicola, contenente la sua decisione di venir sepolto in Certosa, è del 1338: esso prevedeva la realizzazione di quattro statue di santi, mai eseguite. L'attuale è stato realizzato dopo la morte di Nicola, avvenuta nel 1360; secondo Matteo Villani la tumulazione ebbe luogo nel 1366. La resa particolareggiata dell'armatura ha attratto l'attenzione del Boccia (1967, p. 128), che ne ha fatto uno studio attento: si segnala in particolare la presenza del sorcotto con l'arme degli Acciaiuoli, il leone, cui Nicola aveva aggiunto il pennone angioino abbrancato dall'animale araldico. Da segnalare è anche il dimenticato intervento di F. Burger (1904, pp. 66-71), il quale, oltre a descrivere in maniera approfondita il monumento, ha ben posto in rilievo la funzione che in esso ha il colore, ed ha supposto all'origine dell'opera un disegno di Andrea Orcagna, realizzato da un suo scolaro, oppure, per certi riscontri a carattere decorativo con le finestre di Orsanmichele, l'opera potrebbe appartenere a Simone di Francesco Talenti o a uno scultore della sua bottega
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900225040
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- ISCRIZIONI sotto le mensole - GLORIA MILITIAE, MANSURAQUE FAMA SUORUM, OFFENSIS ALTA INFUNDES OBLIVIA LESUS, FIDUS CONSILIIS ETE FERRO IN BELLA TREMENDUS/ELOQUIOQUE POTENS MAGNUM QUEM CLARA LOIGI. REGNA SENESCALLUM VIDERE HINC TRINACRIS ILLINC INCLITA IERUSALEM CHR(IST)I. VENERANDA SEPULCRO/QUEMVE TULISSE PARENS GAUDET FLORENTIA CIVEM HOC ACCIAIOLUM CELEBRI DE STIRPE CREATUS SARCOFAGO CLAUSUS CINERES NICHILA RELIQUIT/HUIUS ET ECCLESIE FUNDATOR LIBER OLIMPUM MENTE PETIT, CHR(IST)I POST ANNOS MILLE TRECENTOS AC SEX UNDICIES OCTAVA LUCE NOVEMBRI - caratteri gotici - a solchi - latino
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