piscina probatica. Cristo guarisce il paralitico presso la piscina di Betsaida
dipinto murale
post 1595 - ante 1595
n.p
- OGGETTO dipinto murale
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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ATTRIBUZIONI
Barbatelli Bernardino Detto Il Poccetti (1548/ 1612): pittore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto il cui soggetto è tratto da Giovanni 5, 1-9, è collocato nel lo cale adibito in antico a barberia e forse anche ad infermeria, non è stato collegato ad alcun documento preciso di allogazione o pagamento né ad alc un disegno preparatorio. Lo stile piano ed illustrativo sensibile alle sug gestion i del'atte della fine del quattrocento o del primo Cinquecento ha indotto tradizionalmente ad attribuire la lunetta al Poccetti, divenuto or mai nel 1595 pittore di fiducia dei frati, dopo le grandiose decorazioni n el presbiterio della chiesa conventuale. L'attribuzione al Poccetti fu ava nzata dalla "Guida alla Venerabile Certosa..", dal Pini e dal Bacchi e poi confermata da vari studiosi che si sono occupati dell'artista (Venturi, V itzthum, Campani, Leoncini, Vasetti). Non lo include , invece, nel catalog o delle opere del Barbatelli lo Hamilton 8P.C. Hamilton, the source of Ber nardino Poccetti's style; Diss. John Hopkins University, Baltimore, 1973; P.C. Hamilton I disegni di Bernardino Poccetti, catalogo della Mostra, Fir enze, 1980). Per quanto riguarda la datazione, anche se la lunetta non vie ne menzionata nel documenti (che ricordano solo i lavori più importanti de ll'artista), è collocabile con sicurezza nel 1595. Il dipinto, come ha not ato il Leoncini, segue alla lettera la descrizione del miracoloso evento . In quel periodo di scrupolosa ossevanza dei dettami controriformati ciò e ra espressamente richiesto dalla chiesa. Proprio per ottenere un'immediata comprensione dell'immagine il pittore ha recuperato soluzioni compositive di sapore arcaicizzante. Comne ha osservato il Venturi vi sono evidenti r iprese dal Perugino e da Andrea del Sarto. Più precisamente il Leoncini ha individuato come la figura di Cristo ricordi quella di San pietro nella C onsegna delle chiavi del Perugino e come l'angelo sembri una citazione dal l'Albertinelli. Più significative sono le desunzioni dagli affreschi di A ndrea del Sarto nel chiostro dello Scalzo (San Giovanni che predica alla f olla) e dagli arazzi di Raffaello (il miracolo dello storpio) (cfr. Vasett i, 1988-89, vol. I. p.205). Degni di nota, come ha rilevato la Campani, so no anche " i numerosi particolari realistici, quali le pianelle del lebbro so semisdraiato in primo piano, la paglia del misero giaciglio e la forte caratterizzazione dei volti abbrutiti dalla sofferenza". La studiosa nota come "la staticità e la sciattezza degli apostoli, l'errore grossolano de lla prospettiva della quinta architettonica a destra mostri una larga part ecipazione degli aiutidel maestro". La figura del Cristo è certamente aut ografa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900225033
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- ISCRIZIONI sotto l'affresco - A.D. MDXCV - numeri romani - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0