scultura di Pampaloni, Luigi (XIX)

scultura ca 1847 - ca 1847

statua in gesso su basamento

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA GESSO
  • ATTRIBUZIONI Pampaloni Luigi (1791/ 1847)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia di Firenze
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Modello in gesso di grandezza al vero raffigurante la Maddalena accasciata e coperta di drappo nella parte inferiore del corpo. La mano destra poggia su un teschio. La sinistra regge una croce. Il viso è piegato verso sinistra ed è incorniciato da lunghi capelli divisi al centro. Lo sguardo è verso l'alto. Il gesso della Maddalena e uno degli ultimi lavori del Pampaloni. La realizzazione in marmo risultava nel 1852 ancora invenduta nello studio dello scultore (Piazza San Marco), nonostante fosse ritenuta capace da sola di assicurare la gloria allo scultore. Offerta da Carolina e Giuseppe Pampaloni al granduca nel 1853 in cambio di una rendita fu invece requisita nel 1855 dal collezionista Tommaso du Boulay. Attualmente il marmo è in ubicazione ignota. Pagni 1852 considera la Maddalena uno dei lavori più studiati “ardito e bello è il disegno, scelta è vera la forma, bellissima e ineffabile l'espressione di dolore e amore e di rimorso e di fiducia in Dio che spira da quel volto”. Più tardi Missirini (1881, p.28) giudica l'opera Insigne di “verità di natura meravigliosa e insieme di una sveltezza di forme che aspira all’idea. Questo (lavoro) è un complesso di tutte le espressioni: compungimento, rimorso, amore fede e bellissimo slancio alla Divina Misericordia”. Modello di riferimento per L. Pampaloni dovette essere la Maddalena penitente del Canova acquistata da Juliot (Genova, Pal. Bianco. 1796) e replicata da Eugenio Beauharnais (Leningrado), Ermitage, 1805-1809 c.). Pantaloni accentua però gli aspetti emotivi e sentimentali, rafforza: valori chiaroscurali con più varianti sottosquadri e con una più insistita ricerca di ambientazione. Il gesso è stato sino ad ora custodito a San Salvi nei sotterranei. Mancano indicazioni precise sulle vicende del modello, nel particolare della donazione della gipsoteca Pampaloni (archivio gallerie, Firenze, 1882 filza d, pos. I, R.G. Uffizi, I, 369 1883 filza F, pos. 7; 1884, filza F, pos. 7; 1886, filza D, pos 7/1; 1888, filza D, pos. 10/3, A 2 cartella 8 n. 41 (cfr, S, Pinto – E. Spalletti, Lorenzo Bartolini, Firenze 1977, pp. 15-18)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900224505
  • NUMERO D'INVENTARIO 1246
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ISCRIZIONI retro della base - PAMPALONI F.A. 1(8) . -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda cartacea (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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