SPOSALIZIO MISTICO DI SANTA CATERINA E ALTRI SANTI
dipinto,
Ferrucci Giovanni Domenico (1619/ Post 1669)
1619/ post 1669
In primo piano, in posizione sopraelevata da un gradino, sono assise Sant'Anna, titolare della chiesa che conserva il dipinto, ammantata di blu e con le mani unite in preghiera, e la Madonna in veste rosso spento e manto e velo blu, che sostiene il Bambino seduto sulle sue ginocchia. Questi sta mettendo l'anello nuziale a Santa Caterina genuflessa sulla destra riccamente abbigliata in giallo con manto arancio e corona. Dietro di loro sono in piedi San Giacomo o San Rocco che regge il bastone da pellegrino, San Francesco Saverio con il crocifisso e Santa Cecilia, che suona il violino. La scena è sovrastata dalla colomba dello Spirito Santo e dal Padre Eterno benedicente circondato da angeli che in volo spargono fiori
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Ferrucci Giovanni Domenico (1619/ Post 1669)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Marracci Giovanni
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela conserva l'ubicazione originaria sull'altare sinistro della chiesa di Sant'Anna, dedicato alla santa titolare, che infatti partecipa in posizione preminente allo Sposalizio mistico di Santa Caterina. All'inizio del Novecento Oreste Marracci proponeva per il dipinto un riferimento a Giovanni Marracci (1902, p. 18), da respingere sia sulla scorta di considerazioni stilistiche che per la presenza della firma e della data lasciate dal pittore alla base del pilastro all'estrema destra: DOMENICO FERRUCCI 1676. La collocazione della tela al 1656 proposta, per un'erronea lettura della data, nella scheda relativa al dipinto nel catalogo della mostra su La Pittura a Lucca nel primo Seicento (Betti 1994, p. 271), è ora documentata anche dal rinvenimento tra le carte dell'Archivio di Sant'Anna (Opera 1669-1698, c. 93 r.) della nota di pagamento, dal quale si apprende che in data 15 maggio 1676 al Ferrucci venivano corrisposte 22 lire "per la tella per il quadro per l'altare di S. Anna". Tale ritrovamento consente di prolungare ancora di almeno sette anni l'esistenza del Ferrucci, e forse anche la sua permanenza lucchese, per la quale finora il termine più estremo era il 1669, data di esecuzione del Sant'Antonino e San Pietro Martire della chiesa di San Romano. Mentre la morbidezza dell'impasto che caratterizza la veste della Madonna e soprattutto di Santa Caterina appare ancora legata ai modi della giovinezza del pittore, la modulata distribuzione del chiaroscuro nei volti e sulle mani delle figure è in armonia con le raffinate notazioni luministiche tipiche dell'ultima produzione del Ferrucci, si pensi alla Visione di San Filippo Benizi nella chiesa dei Servi del 1668 e al già menzionato Sant'Antonino e San Pietro Martire di San Romano del 1669
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900216360
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2000
2006
- ISCRIZIONI A destra - DOMENICO FERRUCCI 1676 - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0