ostensorio - a raggiera di Morelli Salvatore (primo quarto sec. XIX)

ostensorio a raggiera, ca 1823 - ca 1823

Ostensorio del tipo romano. Base a sezione triangolare poggiante su piccoli sostegni squadrati che reggono piedini a volute. La base, a piramide tronca, reca frontalmente, in una specchiatura, il simbolo francescano dorato a rilievo (due braccia incrociate, l'una nuda, l'altra rivestita del saio, dietro le quali si innalza si innalza la croce); le altre facce sono delimitate da ghirlande a rilievo dorate. Nel fusto due nodi -a vaso a balaustro- sono decorati da foglie palmate, da un ornato a "cane corrente" e da ghirlance di fiori, queste dorate. Nella mostra, la teca circolare è racchiusa da una cornice con perlinatura dorata e da nuvole, recanti due angiolini a figura intera nudi con grappoli e spighe in mano e testine angeliche. Raggiera in rame dorato ad andamento stellare con raggi irregolari. All'interno della teca, lunetta d'argento dorato liscia

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo
    rame/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Morelli Salvatore (notizie Prima Metà Sec. Xix): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 13 Settembre 1823 fu consegnato un nuovo ostensorio dell'argentiere Salvadore Morelli al correttore della confraternita di S. Francesco Poverino, che lo tenne in deposito fino a che i confratelli non terminarono di pagarlo, il 5 Gennaio 1824. Nel conto dell'argentiere è precisato che L. 261 rappresentano il costo dell'argento, L. 138 la spesa per la "lavoratura" del metallo, L. 40 la "valuta della raggera e ciambella", L. 25 la "valuta dei rapporti, del fusto e del davanti delle nuvole", L. 63 l'esborso per "oro e svivature", L. 5 quello per "doratura a mordente del di dietro della raggiera" (ACSFP, Affare ostensorio). La figura del Morelli, fino a qualche anno fa praticamente sconosciuta, comincia a delinearsi più chiaramente: allo stesso 1823 risale l'ostensorio eseguito per la confraternita di S. Niccolò del Ceppo (cfr. Sebregondi Fiorentini 1985, pp. 73-74); al '27 il rinnovamento di un ostensorio e al '35 e '36 l'esecuzione di un vassoietto di candelieri d'argento, il tutto per S. Michele Visdomini (cfr. Nardinocchi 1987). Oltre la metà del secolo l'argentiere risulta ancora attivo, dato che nel 1851 fu pagato dalla Compagnia detta "Buca di S. Girolamo", il "garzone dell'argentiere Morelli per gite ecc. relative alla vendita dell'ostensorio" (ACSG, Entrata e Uscita 1850-1867, c. 15). Comunque, da tutti gli oggetti usciti dalla sua bottega emerge una produzione -non sempre siglata dal punzone con le lettere SM entro losanga rilevato dalla Nardinocchi (op. cit., p. 20)- che non si discosta dalla tipologia comune agli altri argentieri fiorentini dell'epoca, con elementi ricorrenti quali la mostra con figure angeliche tra le nubi, le ghirlande di fiori, le foglie palmate, l'accostamento tra la struttura d'argento e le decorazioni dorate. Lo stesso punzone romboidale con monogramma S.M. è presente su delle ampolline dell'Annunziata, su di un calice della chiesa di Badia a Passignano e su di un campanello della chiesa degli Innocenti a Firenze (cfr. Tesori d'arte... 1987, pp. 360-361) che non sono stati però messi in relazione con il bome di Salvatore Morelli, la cui bottega dovette avere una larga produzione soprattutto nel periodo tra gli anni Venti e i due decenni successivi dell'Ottocento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900195008
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • ISCRIZIONI sulla base - S. F. P - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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