San Girolamo

scultura, ca 1454 - ca 1454

statua in terracotta dipinta di SanGirolamo

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA Terracotta
  • MISURE Altezza: 135 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • ATTRIBUZIONI Amidei Giuliano Degli (/ 1496): esecutore della policromia originaria
    Chimenti Jacopo Detto Empoli (1551/ 1640): esecutore della policromia cinquecentesca
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE quando il 27 novembre 1589 questa statua fu rimossa dalla "buca semplice" dov'era collocata per restauro, fu trovato in una fenditura sul dorso un antico pezzo di carta con l'iscrizione "Questo santo Girolamo si dipinse don Giuliano monacho di Santa Maria degli Agnoli di Firenze, dipinsesi nel 1454 addi 7 settembre. E fu finito detto 7 di settembre 1454 in sabato". Il foglio venne mostrato all'allore arcivescovo di Firenze Alessandro de' Medici, futuro papa Leone XI e membro della confraternita che consigliò di riporlo nella fessura insieme ad un ricordo dell'avvenimento : "adì 2 di dicembre 1589 in sabato sera fu stabilita di tutto punto questa nicchia ristaurata la figura e ridipinta per mano di Iacopo di Chimenti da Empoli pittore et figliuolo di questa casa...". Dunque sappiamo che questa statua ebbe una doppia ridipintura, l'originale cromia eseguita da Don Giuliano Amidei, di cui non rimane traccia e risalente al 1454. Questa data è molto importante in quanto probabile anno di esecuzione dell'affresco di Andrea del Castagno alla SS. Annunziata, raffigurante la "Trinità con San Girolamo, Santa Paola e Santa Eustochia", l'ispirazione della cui iconografia è stata fatta risalire da Horster alla buca di San Girolamo o anche per la sua contiguità con la chiesa servita, per quanto il committente Girolamo Corboli non facesse parte di essa. E' stato notato dal Meiss che spesso nelle rappresentazioni di San Girolamo penitente, vera novità iconografica del Quattrocento fiorentino, il santo indossa la tunica grigia fermata in vita da un cingolo portata dai frati girolamini fino al 1460. Così sono rappresentate tra le altre, la figura in esame, quella dell'affresco di Andrea del Castagno e l'altra ora all'Art Museum dell'Università di Princeton. La scultura di San Girolamo, sinora sconosciuta, e la sua datazione attestano evidentemente l'esistenza di un rapporto con il dipinto di Andrea: troppo vicina, simile anche nella rappresentazione delle gambe nervose, raffigurata però nella terracotta in età più giovanile. Come non pensare ad un reciproco influsso tra pittore e scultore su di un tema iconografico la cui fortuna è dovuta appunto in larga misura proprio alla fama di santità degli remiti girolamini stabiliti a Fiesole e della compagnia detta "Buca di San Girolamo" sua emissione laica in Firenze? Una analoga iconografia è presente in una statuetta il legno segnalatami da Giovanni Burigana e conservata nell'oratorio dei Buonomini di San Martino. E la collocazione non è irrilevante dato che proprio fra i membri della "Buca di San Girolamo" Sant'Antonio scelse i primi dodici Buonomini nel 1441. Un raffronto stilistico con le opere scultorre coeve appare deifficile ma è evidente l'analogia con il Crocifisso in San Lorenzo a Firenze che Lisner attribuisce ad Antonio del Pollaiolo datandolo al 1470. Il Cristo presenta un analogo volto con bocca aperta, il grande naso, il busto dilatato in contrasto con le gambe smagrite ma forse il Crocifisso è più tardo. Comunque la Lisner Stessa nota afinità del Salvatore con quello dipinto da Andrea del castagno in S. Apollonia a Firenze e dunque si ripresenta il nome del pittore, i legami della cui opera alla SS. Annunziata con quella in terracotta appaiono così presenti. L'attribuzione ad Antonio del Pollaiolo del Cristo è rilevante anche perchè il Vasari dice Piero in bottega di Andrea mentre per una questione di date, pare più probabile secondo il Busignani essersi trattato del fratello maggiore. Comunque accettata o respinta l'ascrizione del Crocifisso ad Antonio, le analogie tra il Cristo e San Girolamo paiono evidenti e altrettanto significativo appare il legame con il dipinto di Andrea del Castagno alla SS. Annunziata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900194931
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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