Beato Manetto
dipinto
ca 1776 - ca 1777
Ruschi Domenico Detto Portogalli (notizie 1762-1782)
notizie 1762-1782
Landi Gennaro (notizie 1767-1796)
notizie 1767-1796
al centro è raffigurato il Beato Manetto con saio grigio dei romiti, il cappuccio in testa e una lunga barba bianca mentre calpesta col piede destro un drappo (?) rosso con al centro un sasso marrone (o una borraccia). Sulla destra si intravede un viottolo tra le colline e sulla sinistra abeti. L'affresco è profilato da una cornice ovale dipinta di giallo marmorizzato e da un'altra cornice bianca sempre di stucco, che presenta supriormente un cartiglio tra volute affrontate
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
stucco/ modellatura
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MISURE
Altezza: 160 cm
Larghezza: 120 cm
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ATTRIBUZIONI
Ruschi Domenico Detto Portogalli (notizie 1762-1782): stuccatore
Landi Gennaro (notizie 1767-1796)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE il 23 agosto 1777, ricorrenza di San Filippo Benizi, fu "aperta la prima volta al pubblico la (...) compagnia del tutto risarcita, ornata ed abbellita di stucchi, pitture ed altro" (Compagnie soppresse 755, n.33 c. 14). In un articolo apparso sulla Gazzetta Toscana viene precisata la paternità degli affreschi "di mano del sig. Gaetano Landi tanto per lo sfondo quanto negli ovati sparsi per la compagnia". A parte l'errore del nome, si tratta proprio di quel Gennaro Landi che aveva terminato di dipingere l'anno precedente per 35 scudi la volta della confraternita. La spesa per gli affreschi laterali non viene registrata tra le uscite perchè il confratello Francesco Tartini "prese sopra di sè ed a suo conto la pittura degli ovati" costati 10 scudi (Compagnie soppresse 751, n.4 c. 28 dex). Come risulta dai pagamenti, gli stucchi furono eseguiti da "Domenico Bruschi detto il Portagalli" (Compagnie soppresse 751, n.4 c. 28 sin), gli affreschi invece raffigurano i Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria. In compagnia si trovavano già da lungo tempo le loro effigi perchè i creditori del sodalizio che si erano ispirati alla loro scelta di vita, avevano "fatto dipingere in sette bei quadri le loro Divote Imagini" (Compagnie Soppresse 753, n. 27 c. 412) ma non avevano potuto sceglierli come contitolari perchè la Chiesa non permise manifestazioi di pubblica devozione fino al 1726 quando Benedetto XIII concesse la conferma del "culto immemorabile" (compagnie soppresse 753, n. 27, c. 202r). In seguito al riconoscimento ufficiale il 15 agosto 1730 i Sette furono eletti dai confratelli quali contitolari insieme a San Filippo Benizi. Gli antichi dipinti prima citatti risultano tra gli oggetti che si decise di vendere nell'agosto del 1776 per sopperire alle spese per l'abbelliimento dell'edificio. La vendita avvenne senza dubbio perchè erano già stati sostiuiti (o stavano per farlo) dagli affreschi di analogo soggetto del Landi. Non è certo, e i documenti lo dicono chiaramente, se nell'agosto del '76, quando si decise di esitare i quadri vecchi, oltre allo sfondo fossero già stati terminati anche gli ovali o se questi furono finiti solo nel corso dell'anno successivo. Le tele antiche erano sette mentre gli affreschi furono diminuiti a sei poichè in un medaglione sono raffigurati insieme il Beato Alessio e Beato Amedeo. I beati sono distinguibili solo per il nome nel cartiglio poichè i simboli che li contraddistinguono non sono quelli fissati negli Annali e dal Bonfrizieri ma altri inusuali che pare difficile far risalire ad una fonte precisa. Non si tratta comunque di un fatto isolato poichè i beati venivano spesso raffigurati insieme e non singolarmente e le rappresentazioni individuali difficilmente si possono far risalire ad un documento letterario unico
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900194906
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
- ISCRIZIONI in alto, nella cornice in stucco - B. MANETTUS - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0