sette doni dello Spirito Santo

pala d'altare,

Soggetti sacri. Personaggi: Dio Padre. Figure: angeli; cherubini. Simboli: (Spirito Santo) colomba. Simboli: sette doni dello Spirito Santo. Simboli mariani: (litanie lauretane) sole; luna; stella; specchio; pozzo; giglio. Simboli mariani: fontana; hortus conclusus; porta; torre; cupola; cedro. Architetture

  • OGGETTO pala d'altare
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Santi Di Tito (1536/ 1603)
  • LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Una folla di angeli adoranti con in mano simboli alludenti alla gloria della Vergine è inginocchiata ai lati dell'affresco inserito al centro e raffigurante la Madonna con in braccio il Bambino. In alto, al centro, Dio Padre e la colomba dello Spirito Santo circondati da sette angeli con in mano i simboli dei doni. La cornice in legno intagliato e dorato reca scolpito in basso a destra e sinistra le iscrizioni 'OPA.DVS'. Il dipinto fu commissionato all'artista appena fu messo in opera l'altare e avrebbe circondato l'immagine miracolosa della Madonna trecentesca. Oltre alla tavola, il pittore doveva eseguire due pitture ad affresco ai lati dell'altare, e precisamente S. Leonardo e S. Marco che, ridipinti nel 1755, sono oggi perduti. La tavola da dipingere fu spedita a Firenze nel marzo del 1580 e gli affreschi erano già eseguiti nel febbraio del 1584. Quindi è in questo arco di tempo che furono dipinti. Il pagamento finale al pittore avvenne il 31 dicembre 1585. Per quanto riguarda il tema del dipinto esso ha agganci ben precisi con la cultura riformata di cui Santi di Tito fu un interprete devoto, mostrando la sua personalità in certa semplificazione narrativa, a volte didascalica, e in una pittura lavigata 'cordiale' che avrà duraturi riflessi nel Seicento locale. Il dipinto è stato generalmente riferito come 'I sette doni dello Spirito Santo', ma sembra piuttosto da intendersi come una figurazione di simboli attribuiti alla Vergine nelle litanie lauretane (nella forma del 1576), tratti dal Cantico dei Cantici. Perciò il sole in primo piano a sinistra della Madonna alluderebbe alla litania 'electa ut sol'; la luna, nella mano dell'angelo a destra a 'pulchra ut luna'; la stella a destra, dietro la testa dell'angelo in primo piano, a 'stella maris'; lo specchio, tenuto dall'angelo accanto, a 'speculum sine macula'; il pozzo, simile ad un vaso poggiato dietro l'angelo inginocchiato a sinistra a 'putens aquarum viventium', il giglio che s'intravede a sinistra a 'sicut lilium inter spinas'. Anche nello sfondo si possono notare ulteriori riferimenti alla Vergine, come la fonte, come simbolo di 'fontana di giardino, zampillo d'acqua vivo; lo stesso sfondo prospetticamente definito si riferisce al giardino chiuso, attributo della Vergine; la porta chiusa sulla destra allude alla porta del cielo; la torre sullo sfondo alla torre di David; la cupola sulla sinistra alla città di Dio; la folta macchia verde che s'intravede oltre un muro, potrebbe riferirsi al cedro, simbolo della Vergine. Quindi l'intero quadro sarebbe un'esaltazione della Vergine immacolata che è infine vista come tramite all'incarnazione del Cristo, posta verticalmente in linea con il Padre e lo Spirito Santo, con in braccio il Bambino. Gli angeli che circondano in volo la colomba dello Spirito Santo recano i simboli dei sette doni dello Spirito Santo che sono: 'sapienza, intelligenza, consiglio, forza, conoscenza, pietà, timor di Dio', secondo Isaia (cap. 11,2). Per la figurazione di questi simboli da cui deriva il titolo del quadro, cfr. la tavola del Vasari in S. Croce, raffigurante la Pentecoste, in cui gli angeli recano gli stessi simboli. Per la simbologia delle litanie lauretane cfr. con il dipinto di Filippo Bellini a Loreto, Palazzo Apostolico, raffigurante 'l'Immacolata santi e profeti' del 1592 e la 'Vergine della Concezione' del Cavalier d'Arpino all'Accademia di S. Ferdinando a Madrid, fino alla famosa 'Immacolata Concezione' del Ribera nella chiesa degli agostiniani di Salamanca che è ancora circondata da alcuni di questi simboli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193681
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Santi Di Tito (1536/ 1603)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'