crocifissione di San Pietro
dipinto,
Soggetti sacri. Personaggi: San Pietro. Attributi: (San Pietro) chiavi; croce; aureola. Figure maschili: carnefici; soldati; astanti; fanciulli. Figure femminili: astanti. Figure: angeli. Attributi: (angeli) ghirlande di fiori; palme del martirio. Architetture: palazzi. Oggetti: cesto; martello; chiodi; corda. Armi: lance. Vegetali. Abbigliamento: abbigliamento contemporaneo. Abbigliamento: abbigliamento militare contemporaneo
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Barbatelli Bernardino Detto Poccetti (1548/ 1612)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella zona alta della scena un gruppo di angeli con corone di fiori o in atteggiamento di preghiera attende il martire. San Pietro è legato alla croce e crocifisso con testa all'ingiù. A sinistra e sotto il palco ove si effettua il supplizio, una folla di persone assiste incuriosita e sconcertata. Nella parte superiore dell'affresco si legge un'iscrizione a caratteri capitali che narra la storia del martirio. Il Martirio di Pietro è riferito per la prima volta al Poccetti dal Berti. In seguito è stato esaminato dettagliatamente dallo Hamilton, dalla Campani e dalla scrivente. Il Poccetti per l'impianto teatrale di questa lunetta sembra tenere presente la Flagellazione di Cristo di Federico Zuccari nell'Oratorio del Gonfalone a Roma (1573) che può aver visto durante il soggiorno nella città (1579-1580). Ma è certo che nesviluppa le premesse comunicative, per gli effetti di un realistico spazio all'aperto, per la caratterizzazione quasi caricaturale dei personaggi ritratti per strada, stravolti in bizzarre fisionomie, o addirittura in affettuose e sapienti elaborazioni sartesche. Proprio nel gruppo degli aguzzini avvertiamo un ricordo del realismo caricaturale dello Stradano e ciò si inserisce nel gusto nordicheggiante del pittore. Bernardino dedica particolare attenzione al gruppo degli angeli, sistemato nella parte alta della composizione. Si ricordi che il tema degli angeli era considerato molto importante negli ambienti controriformati fiorentini. La data 1586 che compare sotto l'affresco è stata con ogni probabilità ripassata, ma si rivela attendibile ad un esame stilistico. Una conferma decisiva ci viene dal confronto del Martirio con la lunetta raffigurante il Trionfo di Neri Capponi, che nel 1585 era già terminata. In quest'ultima il giovane in primo piano con lo sguardo rivolto al di fuori della composizione, ritorna in identico atteggiamento e fisionomia del Martirio, comprovando la loro vicinanza cronologica. Sotto l'affresco è dipinta l'arme del committente Piero Smeraldi (due delfini e attorno quattro fiordalisi, cfr. scheda n. 3 redatta da L. Berti nel 1950ca.) che era stata ridipinta a monocromo in epoca moderna
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193245
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI nella centina, sul cartiglio - S. PIETRO RITORNANDO IN ROMA/ IL CHE HAVENDO RIFERITO/ FV PRESO DA MINISTRI DI NER/ APPRESENTATO AD AGRIPPA/ A CVI PER ESSER FORASTERO/ FV COMANDATO CHE/ FOSSE CROCEFISSO - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0