Zenobia. testa di donna

dipinto ca 1550 - ca 1575

Soggetti profani. Ritratti: figura femminile. Abbigliamento: cuffia a foggia militare; colletto ritto; cintura alta d'oro; bracciale d'oro. Oggetti: orecchino; pendente sulla fronte. Decorazioni: cariatide sulla cintura

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 75.5 cm
    Larghezza: 56 cm
  • ATTRIBUZIONI Michele Tosini Detto Michele Di Ridolfo Del Ghirlandaio (1503/ 1577)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Detta anche "testa ideale" o "Zenobia". Proviene, come la Testa ideale (Inv. 1890, n. 6070), dalla Guardaroba Granducale (Procacci 1936), cui sembra esser pervenuto dal Convento delle Stabilite di via della Scala. L'attribuzione a Michele di Ridolfo è del Gamba che avvicina questo dipinto, insieme al pendant (Inv. 1890, n. 6070), a due teste di donna nella Galleria Borghese a Roma. La proposta è accettata unanimemente dalla critica successiva anche se la pittura risulta un po' fredda rispetto ad opere più caratteristiche di questo artefice. La tavola sembra databile, se autografa, in fase relativamente avanzata dell'attività del pittore, quando egli, come suggerisce Gamba, si accostò alla maniera del Vasari. Come notò per primo Gamba, è probabile che questo ritratto ideale derivi dal disegno n. 598E degli Uffizi attribuito a Michelangelo, raffigurante una figura femminile identificata in Zenobia; e identificato come uno dei disegni che secondo Vasari furono donati dallo scultore a Gherardo Perini e poi passarono nella raccolta di Francesco I de' Medici. Un'altra tavola di soggetto simile, attribuita più convincentemente al Tosini e passata all'asta nel 1969 con gli arredi della villa 'La Ferdinanda' di Artimino, fu messa in rapporto con il disegno michelangiolesco dalla Gaeta. Accettata nel catalogo di Michele di Ridolfo dalla Hornik (1990) e dal Nelson ("Intorno David" 2003). Per Joannides (Venere e Amore 2002), Michele di Ridolfo sostituisce qui la severità morale di Michelangelo "con un certo fascino lezioso"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900192831
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 6072
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1988
    2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Michele Tosini Detto Michele Di Ridolfo Del Ghirlandaio (1503/ 1577)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1550 - ca 1575

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'