Madonna in adorazione del Bambino tra Santi e angeli

dipinto,

Soggetti sacri. Personaggi: Santa Caterina d'Alessandria; San Giovanni Battista; Madonna; Gesù Bambino; Sant'Ambrogio. Figure: angeli. Attributi: (San Giovanni Battista) croce astile; cartiglio. Simboli: (Spirito Santo) colomba

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Baldovinetti Alessio (1425/ 1499): parziale esecuzione
    Scheggini Giovanni Detto Graffione (1455/ Notizie Fino Al 1508)
    Lorenzo Di Credi (maniera)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alesso Baldovinetti nei suoi ricordi annota che il 14 febbraio 1470 il fu commissionata da messer Domenico Maringhi di priore del monastero di S. Ambrogio una tavola per 500 lire, a tutte sue spese "d'oro ed altri colori, eccetto che legname", "nella qual tavola ha essere un tabernacolo dove ha stare il miracolo del Saramento con quattro santi da lato e angioli". Messer Domenico di Iacopo Maringhi aveva fatto costruire la cap ella di San Lorenzo, detta anche del Miracolo perchè conteneva la reliquia del sangue miracoloso, nel 1486, contro la parete di facciata, a aostra della porta. Per la sua struttura consultare scheda riguardante la lapide di Cardinali con foto SBAS FI nr.320241. La tavola di Alesso conteneva al centro un tabernacolo in pietra o in marmo: il Kennedy porta por esempio quello nella chiesa di S. Leonardo ad Arcetri con l'Annunciazione di Neri ai Bicci e Alessandro CONTI, in via ipotetica, propone un fotomontaggio con un tabernacolo presente in S.Ambrogio (op.cit. fig.13). Egii spiega inoltre come l'esame da targo lasci capire quale fosse la struttura della tavola prima dell'aggiunta della parte centrale con la Madonna. "L'insieme che accoglieva il tabernacolo era formato da due semitavole: ricongiungendole al centro fu aggiunta una striscia di quattro centimetri: come nella tavola di Neri di Bicci in S.Leonarao, la faccia esterna del tabernacolo doveva essere più larga della sagomatura che lo accoglieva. D documenti pubblicati dallo HORNE, dal MESNIL e dal Liliro dei Ricordi risulta che Alesso lavorò alla tavola per anni dal 27 gennaio 1470 alla stessa data del 1473. Però pochi anni dopo nel 1481, la badessa Maria di Barbadori commissionò a Mino da Fiesole un tabernacolo per la sacra reliquia da porsi nella nuova cappella del Miracolo e nel frattempo, morto Domenico Maringhi, nacque anche un diverbio tra i suoi eredi ed il monastero, che fu risolto da arbitri eletti dalle due parti: fu deciso che una somma di 23 fiorini, larghi dovesse essere impiegata nella cappella di S.Lorenzo. Il 1 gennaio 1485 Alesso Baldovinetti ricevette l'incarico, al prezzo di 8 fiorini larghi d'oro di dipingere nel centro dela4 tavola,al posto del tabernacolo che non serviva più "una natività di nostra donna", anche se poi il soggetto fu cambiato nella Madonna che adora il Bambino. Per le implicazioni iconografiche vedere E.B0RS00K, op.cit. p.178. Cimenti del Tasso ebbe il compito di inserire nello spazio vuoto lasciato dal tabernacolo una tavola di legno. I pagamenti però non furono ricevuti da Aleaso ma da Giovanni di Michele Scheggini, detto il Graffione, allora assistente e non discepolo del Baldovinetti secondo lo Horne. Da un punto di vista stilistico, per quanto riguarda la parte di Alesso Baldovinetti, già lo HORNE aveva avvicinato le teste del S.Loreuzo e S.Ambrogio a quelle dei santi nella pala del pittore proverbiente dalla villa di Cafaggiolo e ora agli Uffizi; il KENNEDY comunque commenta che, anche se autografa, risulta questa una delle opere peggio riuscite dell'artista. Per quanto riguarda la parte centrale, lo HORNE la attribuisce con certezza al Graffione notando la concezione filippesca dell'insieme, con l'eccezione della figura del Bambino che richiama la maniera di Lorenzo di Credi (e ne deriva forse l'attribuzione a questo pittore da parte del Fantozzi nella sua guida). Il confronto più diretto e decisivo è comunque con la pala del Graffione della Trinità nella cappella Corbinelli in Santo Spirito, ed in particolare con la piccola Natività della predella. E' inoltre da aggiungere che secondo Alessandro CONTI anche la colomba dello Spirito Santo è dovuta al Graffione "circondata da grossolane nubi tardocinquecentesche", mentre la figura di S.Giuseppe alla destra della Madonna, ora rimossa, era stata dipinta, secondo HORNB, nel XVII secolo (op.cit. fig. p.53)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900192402
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • ISCRIZIONI sul cartiglio tenuto da San Giovanni Battista - AN -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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