Annunciazione e Santi

polittico, ca 1380 - ca 1385

Trittico cuspidato, con cornici con rilievi e archetti. Predella tripartita con cornice modanata e dentellata; zoccolo modanato; dentelli; colonnine tortili; capitelli a foglie d' acqua; pilastri laterali sormontati da cuspidi; pannelli ornati da una decorazione sporgente, formata da tre cuspidi mistilinee decorate da foglie, che si ripete identica nelle tre cuspidi poste sulla sommità di ciascun pannello

  • OGGETTO polittico
  • MISURE Altezza: 404 cm
    Larghezza: 381 cm
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Del Biondo (notizie Dal 1356/ 1398)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Giotto, Scuola
    Beato Angelico
    Cavallini, Pietro
    Maestro Dell'altare Rinuccini
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dipinto per l'altare della Cappella Cavalcanti in Santa Maria Novella, dov'è ricordato dalle cronache e guide fino al Settecento; poco prima del 1617 fu rimosso dall'altare e collocato su una parete della sacrestia; alla fine del Settecento è citato nel dormitorio al piano terreno del Convento (Fineschi, Follini Rastrelli). Nel 1810 passò alla Galleria dell'Accademia in seguito alle soppressioni napoleoniche. Secondo un documento del regesto del Beato Raimondo da Capua, riportato dal padre Orlandi (1955), la fondatrice della cappella per la quale venne commissionato il polittico fu Andreola Acciaiuoli, moglie di Mainardo Cavalcanti, da lei sposato nel 1372, che avrebbe fatto erigere la cappella in memoria del marito, morto nel 1379. Ciò sarebbe confermato dalla presenza, sui lati dei pilastri della tavola, delle armi Acciaiuoli e Cavalcanti. La Marcucci attesta che la tavola subì dei restauri e dei rimaneggiamenti nell' Ottocento, quando furono rifatte le colonnine di divisione, gran parte della cornice e del basamento e fu aggiunta la striscia grigia sotto la scena dell' Annunciazione che coprì, probabilmente, un' iscrizione. L'opera, che ha subito nella sua vicenda critica diverse attribuzioni, oggi è concordemente ritenuta di Giovanni del Biondo, al quale fu ascritta per la prima volta dal Gamba. La datazione della tavola a dopo il 1379 trova conferma nello stile dell'artista proprio di un periodo piuttosto avanzato della sua attività, verso il 1380-1385, arco cronologico sul quale concorda Offner
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900191340-0
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 8606
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1987
    2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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