crocifissione di Cristo con la Madonna, San Giovanni evangelista e Santa Maria Maddalena, Santi

polittico, ca 1340 - ca 1345
Daddi Bernardo (e Aiuti)
1290 ca./ 1348 ca

Polittico costituito da cinque tavole cuspidate separate tra di loro

  • OGGETTO polittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura a foglia
  • ATTRIBUZIONI Daddi Bernardo (e Aiuti)
    Puccio Di Simone (notizie 1335-1360)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Giotto, Scuola
    Daddi Bernardo (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia critica dei cinque pannelli, la Crocifissione al centro i Santi Maria Maddalena, Michele Arcangelo, Giuliano e Marta, nella loro unità comincia nel 1947 con Richard Offner al quale si deve la ricostruzione del polittico, realizzata effettivamente con il restauro del 1995. Fino al 1947 i pannelli laterali, relegati nei depositi e nel convento delle clarisse di Barga, sono praticamente sconosciuti agli studiosi che invece trattano il pannello centrale raffigurante la Crocifissione, esposto prima agli Uffizi, e fino al 1984, al Museo Civico di Pistoia. Fino alla riunificazione dell' Offner, la Crocifissione ebbe una attribuzione a Giotto, per essere poi riferita dal Suida all'anonimo Maestro delle Crocifissioni. Il primo accostamento con l'ambito di Bernardo Daddi spetta al Siren. Durante la permanenza nel Museo Civico di Pistoia il Chiti seguito dal Bertarelli sulla guida Touring ebbe una fuorviante attribuzione ad Agnolo Gaddi. L'Offner che come è stato osservato ricostruì il polittico attribuì il complesso al cosiddetto Assistant of Daddi, denominazione con la quale lo studioso comprendeva quasi tutta la produzione daddesca degli anni Quaranta. Bellosi nel catalogo degli Uffizi mette in evidenza una sensibile differenza qualitativa tra la tavola centrale da attribuire ai vertici dell'atività matura di Bernardo e i pannelli laterali che vedono invece il largo intervento della bottega. Su questa linea si pone la critica successiva con l'eccezione della Falletti che non reputa autografa del maestro neppure la Crocifissione. Boskovits nel 1984 confermava l'autografia daddesca della Crocifissione, indiviaduando convincentemente nei laterali l'intervento del giovane Puccio di Simone, la cui operatività nella bottega del Daddi si colloca tra 1340 e 1345 ca. Posizione accolta a seguito del restauro del 1995 da Tartuferi e dalla Labriola e riconfermata nel 2001 dallo stesso Boskovits, limitando però l'intervento di Puccio di Simone alla sola figura della Santa Maria Maddalena
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900191310-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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