Scrittura gotica. Colonna unica di 4 righi intervallati da 4 tetragrammi in rosso, con notazioni quadrate in nero. Legatura antica. Si compone di 16fascicoli dotati di richiamo. Cc. 1-1v, Antifona di Aspersione dell'acquabenedetta; cc. 2r-144r, Graduale temporale dalla prima Domenica di Avventofino alla Domenica in Septuagesima; cc. 144v-156v, Liturgia in onore di San Zeno; cc. 157r-158r, Kyriale. Presenta 215 iniziali filigranate (47 misurano cm. 7x8, 168 misurano cm. 6x6), alternativamente in rosso e in blu,con la decorazione del colore inverso a quello del corpo della lettera.Treiniziali decorate, della misura di cm. 9x11, corrispondono a un tetragramma: c. 19v, iniziale di "Rorate cieli"; c. 30r, iniziale di "Veni et ostende"; c.52v, iniziale di "Hodie scietis".Due lettere istoriate e quattordici iniziali figurate, ciascuna oggetto di singole schede figlie
- OGGETTO miniatura
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MATERIA E TECNICA
ORO
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ATTRIBUZIONI
Del Cogliana Guasparri Di Matteo (notizie 1463-1473)
Giovanni Di Pietro Di Tommeo (notizie 1463-1473)
Jacopo Da Firenze (notizie 1463-1473)
Domenico Di Nanni (notizie 1463-1473)
- LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il codice fu scritto da Andrea Teutonico, frate tedesco dell'abbazia vallombrosana di S. Bartolomeo a Pistoia, come risulta dall'iscrizione posta sulla carta di guardia che data il corale 1457. La documentazione ci informa che la scrittura del corale iniziò nel novembre 1456 per terminare l'anno seguente. Per quanto riguarda l'esecuzione delle miniature i documenti vanno dal 1463 al 1470 e interessano rispettivamente, secondo l'ordine cronologico di esecuzione, prete Domenico di Nanni "dipintore", cappellano induomo, miniatore di penna e dunque artefice delle lettere filigranate insieme a prete Guasparri di Matteo del Cogliana da Firenze, così come riportala fonte documentaria. Per il disegno di alcune miniature venne pagato Giovanni di Piero di Tommeo nell'arco di tempo che va dall'ottobre 1467 al giugno 1470. Ultimo artefice del corale risulta essere frate Jacopo da Firenze dell'ordine dei minori, dimorante nel convento di San Francesco di Pistoia, i cui pagamenti risalgono al 1470. Questi documenti sono collegabilia tutti e cinque i codici del capitolo eseguiti negli stessi anni dai medesimi artefici, tutti molto vicini stilisticamente all'opera del grande miniatore fiorentino Francesco d'Antonio del Chierico, ad esempio alle miniature realizzate da quest'ultimo negli antifonari per la Badia Fiesolana, oggi conservati nell'Archivio della Chiesa di S. Lorenzo
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188514-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1992
2006
- ISCRIZIONI sulla carta di guardia - DONATUS EPISCOPUS EX OPULENTISSIMA MEDICORUM SOBOLE ET COLLEGIUM CANONICORUM CATHEDRALIS ECCLESIE PISTOIENSIS QUINQUE LIBRORUM VOLUMINA EORUM IMPENSA ESCRIBENDA CURARUNT ANDREAS TEUTHONICUS CANONICUS REGULARIS CONGREGATIONIS QUE NUNCUPATUR LATERANENSIS SUMMA DILIGENTIA EXARAVIT IN ABATIA SANCTIBARTHOLOMEI PISTORIENSIS MCCCCLVII - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0