Giuditta mostra al popolo la testa di Oloferne

dipinto,

Personaggi: Giuditta. Parti anatomiche: testa di Oloferne. Figure: uomini; donne; bambini; soldato. Abbigliamento: vesti; tuniche; mantelli; copricapo; veli. Armi: armatura; elmo. Costruzioni: palazzi; case; mura cittadine. Elementi architettonici: plinto; colonna. Oggetti: lanterne. Luna. Fenomeni naturali: buio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Amigoli Stefano (notizie Dal 1757/ 1812)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Francesco Conti
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Generalmente l'affresco è stato riferito a Stefano Amigoli insieme al suo pendant. Solo i Paatz, non smentendo l'attribuzione all'Amigoli, proposero Francesco Conti come loro probabile esecutore. Una ricevuta esistente all'Archivio delle Scuole Pie di Firenze conferma la paternità dei due affreschi a Stefano Amigoli nel 1774, dopo i lavori di risistemazione della Tribuna. Si hanno scarse notizie di questo pittore. Fu citato soltanto dallo Zani e dal Thieme-becker senza che gli venissero ascritti dipinti nè posti estremi cronologici. Dalle restanti notizie bibliografiche a suo riguardo risulta che fu attivo tra il 1767 e il 1795. La Borrono rese noto che due suoi dipinti furono esposti all'Accademia del Disegno nel 1767. Il bellosi riferì al 1771 una tela firmata nell'oratorio Tommasi a Metelliano, riconducendo la cultura pittorica dell'Amigoli all'ambiente bolognese per alcuni accenti classicistici di impianto neocarraccesco, reminescenze reniane nelle espressioni e libertà pittoriche affini al Gandolfi. I due affreschi nella Madonna de' Ricci, documentati al 1774, collocano l'Amigoli nell'ambito della grande decorazione murale bolognese guidata da Vittorio Bigari. Le analogie si notano proprio nelle ampie scenografie dei due soggetti. Va notata inoltre la somiglianza con Vincenzo Monti, molto vicino al Bigari, ma con maggiori tendenze al venetismo. Si tratta di pitture inconsuete per l'ambiente artistico fiorentino e dimostrano come la decorazione murale bolognese, giunta ormai a maturazione, sviluppò, intorno all'ottavo decennio del secolo XVIII una tendenza ad esportare i risultati raggiunti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188179
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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