Santo Stefano/ Santi

vetrata post 1890 - ca 1906

Vetrata cuspidata divisa in due registri e composta da quattordici pannelli

  • OGGETTO vetrata
  • MATERIA E TECNICA vetro/ piombatura/ pittura
  • MISURE Altezza: 630 cm
    Larghezza: 180 cm
  • ATTRIBUZIONI De Matteis Ulisse (attribuito): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La vetrata fu commissionata dapprima, il 22 aprile 1439 a Carlo di Francesco Zati insieme a quella vicina sopra la cappella di S.Mattia; il 13 novembre del medesimo anno l’allogagione di entrambe le finestre venne trasferita, col consenso di Carlo, a Guido di Niccolò che ne fu l’esecutore. Risulta compiuta e messa a posto il 19 dicembre, probabilmente del 1441 (cfr. Poggi, 1909, doc.634). L’opera in esame, al pari di quasi tutte le altre vetrate delle tribune, è stata oggetto di scarsa attenzione da parte della critica che, in genere, si è limitata ad un breve giudizio complessivo su di esse. Fu il Poggi, nel 1909, il primo studioso ad occuparsi separatamente di tutte le vetrate della cattedrale fiorentina con la pubblicazione dei documenti ad esse relativi, da lui ordinati e riassunti poi in brevi commenti su ogni singola opera (per questa vetrata vedi Poggi, 1909, p.LXXXVII). Un’analisi più approfondita che tenesse conto dei dati stilistici e tecnici, come pure delle personalità dei diversi maestri vetrai, fu tentata nel 1938 dalla Van Straelen; in particolare, secondo la studiosa, questa vetrata mostra una più ricca scala cromatica rispetto alle due finestre eseguite da Guido per la Tribuna di S.Antonio, ed il sontuoso mantello in oro, verde e blu del profeta in alto a destra, richiama il manto della Maddalena nella finestra di facciata in S.Croce (la cui esecuzione può essere attribuita allo stesso maestro vetraio); osserva inoltre la plasticità sicura del personaggio in basso a sinistra rispetto alla figura vicina che risulta più stativa ed appiattita e ne conclude che Guido avesse lavorato forse in collaborazione con un altro maestro vetraio non ben precisato (Van Straelen, 1938, p.75). Certo è che se Guido si valse dei disegni di un altro maestro, questi non può essere che il Ghiberti, benché il suo intervento all’opera in esame non sia documentata. In un opuscolo pubblicitario della ditta De Matteis, stampato nel 1906, son ricordati, senza tuttavia esser specificati, i lavori per S. Maria del Fiore, dei quali, invece, non troviamo menzione nel "Dizionario degli artisti italiani viventi" di A. De Gubernatis (1889)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188107
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
  • ISCRIZIONI sotto il Santo - S. STEPHANUS - De Matteis Ulisse - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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