ritratto di Antonio Canova

rilievo, 1800 - 1824

Rilievo in cera rosa su fondo di vetro nero raffigurante un busto maschile in profilo a destra (Antonio Canova 1757-1822). Cornice rotonda d'epoca in legno intagliato e dorato con vetro convesso di protezione

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA cera/ modellatura
    VETRO
  • ATTRIBUZIONI Santarelli Giovanni Antonio (1758/ 1826): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si può supporre che questa cera sia citata all'Accademia di B.A. di Firenze insieme ad altre 11 nelle "Descrizioni degli Oggetti di di Arte della Real Accademia delle Arti e del Disegno", cfr. edizione 1869 p. 50 nelle altre edizioni fino al 1901. La cera poi pervenne al Bargello dalla Galleria degli Uffizi il 21 ottobre 1909 insieme ad altri 13 ritratti (Giornale Bargello n. 976). Una copia identica a questa è presso la Galleria d'Arte Modena di Palazzo Pitti (inv. OdA 1911, n. 89) datata sul retro 1820. Si può infatti pensare a questa data anche per la cera qui esaminata anche se non è da escludere un'esecuzione precedente. Il Canova fu infatti a Firenze diverse volte ai primi dell'Ottocento. E' documentato infatti che nel 1803 (29 gennaio) venne in visista all'accademia fiorentina forse in seguito alla nomina ad Ispettore Generale delle Belle Arti dello Stato che aveva ricevuto nel 1802 da Pio VII, e poi più frequentemente in seguito dopo che ebbe ricevuto l'incarico di eseguire in S. Croce il monumento dell'Alfieri dalla Contessa d'Albany (Marmottan, Les Arts en Toscane sous Napoleon, Paris 1901, p. 66). Santarelli dovette essere in amicizia con il Canova se fu proprio per merito suo che F.X. Fabre poté reincontrare a Firenze il famoso scultore (P. Bordes, Les Peintres Fabre et Benvenuti et la cour d'Elisa Bonaparte, in 'Actes du colloque Florence et la France', Firenze 2-3-4 giugno 1977, p. 192) e fu proprio il pittore francese, grande amico del Santarelli, che eseguì nel 1812 un ritratto al Canova. Questo fu richiesto l'anno dopo dal Benvenuti per utilizzarlo nel famoso quadro di Versailles 'La Grande Duchesse Elisa et sa cour' (catalogo 'Le Portrait' Musée Fabre Montepellier 1979, p. 70, n. 31). Data la forte somiglianza del ritratto eseguito dal fabre (e ovviamente dal Benvenuti) con la cera (sembra che anche la giacca e il jabot della camicia siano gli stessi) si può supporre una diretta ispirazione del Santarelli ai ritratti dello scultore. Uguale a questa cera ma non egualmente dettagliata ne esiste un'altra (inv. Cere Bargello n. 137)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900187429
  • NUMERO D'INVENTARIO Cere 136
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul retro in rosso - 503 - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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