San Giovanni Battista

testiera di cataletto, 1526-1527

La figura di San Giovanni Battista esibisce i caratteri e gli attributi iconografici tradizionali, compresi la veste da eremita e il sacro vessillo, la croce astile dotata del cartiglio con la scritta "Ecce Angnus Dei".La scelta del formato a mezzo busto, collocato all'interno di uno spazio occupato completamente e saturato dalla figura, amplifica la carica intensamente espressiva dell'opera, alla quale l'Agostinelli Tozzi nel 1951 attribuì una qualità piuttosto modesta, rispetto ai pannelli con la Madonna e San Bernardino, mentre il Carli nel 1979 rese giustizia all'opera accomunandola agli altri elementi in un giudizio di qualità piuttosto alta.Notevole la carica trasmessa dallo sguardo tristemente penetrante del protagonista, accentuato dal garbo dei chiaroscuri e dal classico gesto della mano indicante il vessillo che, però, in questa fattispecie esalta il contrasto tra l'incidenza intensa della luce, proveniente da sinistra e che si diffonde sull'avambraccio destro, e la tenebra che progressivamente invade il lato destro della composizione, con soluzioni chiaroscurali molto intense.L'Huym notò le notevoli tonalità bronzate nel trattamento della pelle d'animale che riveste il corpo del santo, in un singolare scelta cromatica di particolare ricchezza e che lo studioso accomunò

  • OGGETTO testiera di cataletto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bazzi Giovanni Antonio Detto Sodoma (1477/ 1549)
  • LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera costituiva una delle quattro testate dipinte di un cataletto, successivamente smembrato e che aveva stimolato l'entusiasmo del Vasari che lo definì «[.] la [bara dipinta] più bella di Siena; et io credo che sia la più bella che si possa trovare» (G. Vasari, Le Vite, ediz. Ragghianti, III, Milano 1943, p. 138). I quattro pannelli, che erano collocati originariamente in coppie, a due a due retro contro retro, furono realizzati per la Compagnia di San Giovanni Battista a Siena e trasferiti nell'Oratorio dei Santi Giovannino e Gennaro nel 1785, in seguito all'abolizione della Confraternita e all'alienazione dei suoi beni a favore di varie chiese della città e della Maremma, a causa della soppressione delle confraternite laicali decretata dal Granduca Pietro Leopoldo I.Nel 1976 lo Huym (p. 208) riportava la notizia che i pannelli per il cataletto, ormai conservati nel Museo dell'Opera del Duomo di Siena, fossero collocato nell'Ufficio del Direttore; notizia confermata da una particolare circostanza: nel 1946 il Carli, descrivendo le opere conservate nelle tre sale della pinacoteca del Museo dell'Opera, non cita le quattro tavolette del Sodoma. Le opere, invece, vengono citate dallo studioso nella guida del museo, edita nel 1989 (pp. 54-55).Nel 1950 il Carli (Carli, 1950, p. s. n.) parlò per i quattro pannelli di alcune larghe ridipinture asportate, all'epoca, in un recente restauro.A sostenere per l'opera in esame, come per gli altri tre pannelli, la datazione tra il 1526 ed il 1527 intervengono due documenti di pagamento conservati presso l'Archivio di Siena relativi al primo pagamento per l'esecuzione dell'opera, datato 11 gennaio 1526 e un secondo del 27 maggio 1527.La bibliografia essenziale relativa all'opera ed anteriore al 1950, così come viene citata dal Carli (1950) è: Bell'artisti senesi (Ms della Biblioteca Comunale di Siena), Tomo V, c. 701; G. Frizioni, L'Arte italiana del Rinascimento, Milano 1891, p. 164. H. Cust, Giovanni Antonio Bazzi, London 1906, pp. 183-184; 298-300; E. Jacobsen, Sodoma, und des Cinquecento in Siena, Strassburg 1910, p. 60; L. Gielly, Le Sodoma, Paris 1911, p. 131, nota
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900185958
  • NUMERO D'INVENTARIO OA/3504
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Sul cartiglio della croce astile - ECCE ANGNUS DEI - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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