nascita di Maria Vergine

dipinto, 1342 - 1342

La grande invenzione di Pietro consiste nel superamento della preesistente spartizione in trittico della composizione e nella sua trasformazione in veste tutta nuova e moderna. Infatti la scena centrale e quella di destra, pur restando divise dall'elemento architettonico del pilastro, sono presentate come parti integranti di un unico spazio: sant'Anna viene raffigurata maestosa e nobile al centro dell'ancona, circondata da giovani donne. In primo piano le due ostetriche che in ginocchio lavano la neonata Maria, mentre seduta sul cassone una giovane visitatrice con ventaglio conversa amabilmente con la puerbera. Sull'estrema destra due ancelle con un cesto e teli puliti. L'accordo tra gli scacchi del pavimento e le arcate stellate del soffitto è costruito in modo da rendere un singolare effetto di profondità che sembra precorrere invenzioni pienamente rinascimentali. Lo stesso possiamo osservare nella scena di sinistra dove la mirabile rappresentazione di uno spaccato della città, con uno scorcio di archi, contribuisce ad ampliare la prospettiva: in primo piano Gioacchino intento ad ascoltare la nuova del fanciullo. In questa tavola inoltre il Lorenzetti ci restituisce un documento dela moda del tempo per l'utilizzo di stoffe colorate e ricchi tessuti che sono messi ad ornamento

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    tavola/ pittura a tempera
    ORO
  • ATTRIBUZIONI Lorenzetti Pietro (1280-1285 Ca./ 1348)
  • LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La commissione del dipinto da parte dell'Opera a Pietro Lorenzetti risaleal 1335. In quell'anno il pittore riceve infatti una prima paga di 30 fiorini d'oro, su un totale che era di centoquaranta. La tavola era stata commissionat per l'altare di san Savino nel duomo di Siena, e era costituita da una parte centrale a trittico, a cui in origine erano affiancati due scomparti laterali con le immagini di san Savino e san Bartolomeo, oggi perduti. La tavola si completava con una predella con storie di san Savino. Per poter scegliere le storie più salienti della vita del santo al Lorenzetti fu data una traduzione della leggenda di san savino, tradotta dal latino da tale "Maestro Ciecho della Grammatica", che viene pagato un fiorino per il proprio lavoro. Della predella rimane solo uno scomparto con la rappresentazione di "San Savino vescovo con i suoi diaconi Marcello ed Esuperanzio davanti al governatore Venustiano", conservato nella Galleria Nazionale di Londra. La tavola, nonostante il lavoro fosse commissionato nel 1335, è firmata e data al 1342, quindi il lavoro dovette trascinarsi per lunghi sette anni e connogni probabilità, la maggior parte di questo venne fatto solo alla scadenza della commissione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900185881
  • NUMERO D'INVENTARIO OA/4540
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul listello di cornice, in basso, al centro - PETRUS LAURENTII DE SENIS ME PINXIT A. MCCCXLII - caratteri gotici -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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