ritratto di Cosimo I de' Medici

formella ca 1598 - ca 1598

Commesso di pietre tenere raffigurante il ritratto di Cosimo I de’ Medici, tagliato all’altezza delle spalle, con il volto leggermente ruotante di tre quarti. Il viso, dai colori molto accesi, è rischiarato da due grandi occhi chiari e decorato da una barba corta e molto curata. Sulla testa una puntuta corona aurea, impreziosita da pietre e perle che mostra centralmente il giglio rosso e oro. Cosimo indossa una giubba a grosse righe bianche e nere, ornata da un rigido collare al cui bordo è visibile un fine merletto e applicazioni di passamaneria. Il pannello è completato da una cornice in ebano con rosette angolari eseguite in pietre dure

  • OGGETTO formella
  • MATERIA E TECNICA pietra tenera/ intarsio
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Granducale
  • ATTRIBUZIONI Cresti Domenico Detto Passignano (1559/ 1638): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
  • LOCALIZZAZIONE Opificio delle Pietre Dure
  • INDIRIZZO Via degli Alfani, 78, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il modello ad olio da cui fu tratto questo commesso si deve a Domenico Passignano che lo dipinse nel 1597, come testimonia la richiesta di pagamento presentata dal pittore a lavoro ultimato (A.S.F. Guardaroba Mediceo, filza 193, c. 291). Il pannello era probabilmente destinato alla decorazione interna della Cappella dei Principi, progetto cui già, per iniziativa di Ferdinando I, si lavorava da parecchi anni prima della fondazione dell’edificio, iniziato solo nel 1604. Tutto fa supporre che tale pannello sia da ricollegarsi al ben più ambizioso progetto che prevedeva sempre per la Cappella, un gigantesco ritratto di Cosimo I, alto quattro metri, sul modello del Cigoli (A.S.F. Guardaroba Mediceo, filza 241, c. 113) e, si muove comunque nell’ambito dell’idea buontalentiana, accantonata nel 1602, che prevedeva per l’interno della Cappella le figure dei Granduchi poste su mensole. Il pannello quindi, cui negli stessi anni dei lavori della Cappella si affiancarono due altri busti a commesso un ritratto di Enrico IV di Francia ed uno di papa Clemente VII, rientra in un disegno di esaltazione dinastica e se da una parte sottolinea lo sperimentalismo proprio del tardo manierismo, dall’altra è la conferma dell’importanza attribuita alla perennità dei materiali usati ed ai significati simbolici derivati dalla cultura rinascimentale. Questo ritratto è composto da marmi esclusivamente toscani e studi recenti fanno notare che il fondo di pietra di paragone – che è un attributo del buon giudice nella Allegoria del Tempo – può intendersi come allusione alla virtù del principe e, in senso più ampio, a quella di Cosimo I, così come a questo medesimo intento celebrativo, va forse riportata la resa iconica, accentuata rispetto all’olio. Il pannello fu eseguito da Francesco Ferrucci, omonimo dello scultore in porfido morto nel 1586 ed impegnato in lavori per la Cappella già nel 1589, quando è ricordato come intagliatore di pietre e lapislazzuli. Il pannello è corredato da una cornice in ebano con rosette angolari in pietre dure di cui è incerta la datazione, forse aggiunta, per la messa in vendita dell’oggetto che figura nel libro di Capi Oggetti Manufatti del 1878
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900170337
  • NUMERO D'INVENTARIO 1970
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Opificio delle Pietre Dure
  • ENTE SCHEDATORE Opificio delle Pietre Dure
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Cresti Domenico Detto Passignano (1559/ 1638)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1598 - ca 1598

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE