Venere che piange Adone morto
dipinto
ca 1619 - ca 1620
Vanni Giovanni Battista (1600/ 1660)
1600/ 1660
In un paesaggio fortemente emotivo e chiaroscurato la figura di Adone riverso, vestito con lorica e calzari, campeggia quasi diagonalmente: china su di lui, in ginocchio ed in atto di disperazione, Venere piange il suo amante morto. Il piccolo Amore, sulla destra, accompagna la disperazione della madre. Ai piedi di Adone il fedele cane da caccia. Da citare la cornice, in legno, che è quella originaria
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Vanni Giovanni Battista (1600/ 1660): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
- LOCALIZZAZIONE Opificio delle Pietre Dure
- INDIRIZZO Via degli Alfani, 78, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, che figura nell’Inventario del 1789, assieme al suo pendant “Salmace ed Ermafrodito” del Salvestrini, è stato identificato di mano di mano di Giovan Battista Vanni da Mina Gregori, secondo la cui attribuzione questa “Venere che piange Adone morto” è il dipinto che passò nel 1666 dalla Collezione del Cardinale Carlo de’ Medici alla Guardaroba Medicea Generale. L’opera, da assegnare ad un periodo giovanile del Vanni, inclina già al nuovo clima furiniano che si era creato nella pittura fiorentina del secondo decennio del secolo XVII, improntata ai temi aulici e morbidi di tenera drammaticità
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900170139
- NUMERO D'INVENTARIO 1037
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Opificio delle Pietre Dure
- ENTE SCHEDATORE Opificio delle Pietre Dure
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0