calice eucaristico
miniatura,
1435 - 1435
Bartolomeo Di Fruosino (1366 Ca./ 1441)
1366 ca./ 1441
Iniziale per "Cibavit eos ex adipe". Fondo oro a corpo azzurro ornato da filigrana bianca, con cornice interna gialla. Ornato esterno a foglie di acanto e fogliette in verde, rosa, arancio e azzurro, che invadono anche il margine della carta con volute e gocce dorate. Campo interno a fondo nero con le mura grigie di un palazzo merlato con una porta e due finestre a inferriate sopra le quali si vedono gli alberi verdi. Al centro è un altare con base gialla paliotto in verde con filigrana bianca con bordo superiore in rosa, rosso e azzurro alternati. L'altare è grigio e ornato di nero sul lato destro, grigio e bianco sulla parte superiore. Sull'altare è un calice dorato con ostia bianca
- OGGETTO miniatura
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MATERIA E TECNICA
pergamena/ inchiostro/ pittura a tempera/ doratura
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MISURE
Altezza: 12
Larghezza: 11
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ATTRIBUZIONI
Bartolomeo Di Fruosino (1366 Ca./ 1441): miniatore
- LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo scriptor del codice, secondo l'iscrizione, è lo stesso del codice D. il codice C, descritto dal Milanesi (1850), e ricordato dal D'Ancona (1914), anche se con un'errata attribuzione, è citato dalla Ciaranfi (1932) che lo confonde con il codice D. Per primo il Salmi (1954) propone, per motivi stilistici, l'attribuzione a Bartolomeo di Fruosino delle iniziali miniate di c. 9 e c. 56v (Ognissanti), seguito dalla Levi D'Ancona (1961), che propone, per le altre miniature, il nome di Battista di Niccolò da Padova (ante 1425-1452). L'attribuzione a Meo di Fruosino è confermata dal Marchini (1963), che ricorda la collaborazione del pittore, allievo di Agnolo Gaddi, agli affreschi della cappella del Sacro Cingolo nel Duomo di Prato. Marchini individua nelle miniature di Bartolomeo influenze masaccesche e affinità con altri miniatori del tempo come Andra di giusto e Giovanni del Ponte. Marco Ciatti (1982) accetta l'attribuzione a Bartolomeo di Fruosino dele iniziali di c. 9r e di c. 56r, ma distingue due mani diverse nelle iniziali istoriate di c. 26v (S.Benedetto); c. 42v (S. Giovanni Gualberto); c. 45v (Madonna col Bambino); c.48v (S. Lorenzo); c. 63r (Trinità) di influenze gaddesche e in quelle di c.55r (s. Girolamo) e c. 65r (Corpus Domini) influenzate dall'Angelico. L'ipotesi sembra accettabile
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900161781-12
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0