San Niccolò fa scaturire una sorgente e prospettive architettoniche

dipinto,
Anderlini Pietro (attribuito)
notizie 1718 ca.-1723

Personaggi: San Niccolò. Figure. Architetture

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Papi Domenico Maria (attribuito)
    Anderlini Pietro (attribuito)
    Papi Francesco Maria (attribuito)
    Ferretti Giovanni Domenico (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel luglio del 1733 la compagnia di S. Niccolò sostenne delle spese per "porto di legname per il palco del pittore,porto di tende dalla Fortezza e mance date agl'uomini dell'Arsenale"(ACSN,Entrata e Uscita 1726-1736, c"195r). Nel novembre di quell'anno "Pietro Anderlini" fu pagato " a conto della pittura d'architettura della volta di nostra Compagnia" (ivi, c.197r)e i pagamenti si protrassero fino al 22 settembre del 1736 (ivi, c.216r), quando risulta effettuato il "saldo e final pagamento della pittura della volta di compagnia e ricetto". Si può affermare che gli affreschi della volta dell'oratorio furono iniziati nel 1733, sia perche i ponteggi furono sistemati -come visto- nel luglio di quell'anno,sia perchè nel dicembre non fu celebrata la festa del Santo patrono, e il servo della confraternita fu pagato per le "fatiche fatte", intorno ai pittori che dipingono la volta di nostra compagnia,per l'assistenza prestata, e che tuttavia presta ai medesimi" (ivi,c.197v). Il termine dell'esecuzione degli affreschi si può fissare all'anno successivo,poiché il Gaburri afferma che l'Architettura e ornato della volta dipinta a fresco fu terminata dall'Anderlini nell'anno 1734 con applauso universale" (BNCE,v.IV, e,2134). Dai documenti non risultano oltre a Gian Domenico Ferretti, autore delle figure,cfr.schede relative- altri pittori, ma da un libretto di ricordi si apprende, che al lavoro presero parte gratuitamente due confratelli, Domenico Papi e suo figlio Francesco Maria (ACSN, Cassetta B, Eascicolo 1 D II). Di questo,conosciamo (oltre allo sfondato dell'Oratorio dei Bini,cfr.G.RICHA, Notizie isteriche delle chiese fiorentine,Firenze, /1754-1762/ v. X,1762, p.190), gli affreschi del primo ingresso della Confraternita stessa (cfr. scheda relativa); del padre Domenico di cui e nota l'attività di architetto (cfr. G.RICHA, op" cit,v,II,1755,p"158) i disegni per il bordo ornamentale di due arazzi ora nel Palazzo Medici Riccardi (cfr. D.KELLY TRAVERSI, Due "boseherecce" tessute nella arazzerla medicea,in"Antichità Viva",1976,V,p"34). Si può presumere che nell'oratorio di S. Niccolò i due Papi abbiano eseguito le parti più propriamente decorative (cartigli,fregi,volute). Quanto all'Anderlini, è noto sopratutto come "pittore eccellente di prospettive e di architettura" (E.M.N.GABURRI,v.I e.2134)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900160257
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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