Sant'Antonio Abate

dipinto, 1450 - 1499

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • LOCALIZZAZIONE Calenzano (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dipinto di bella qualità ascrivibile ai primi decenni del XVI secolo. Non esistono documenti che possono aiutare nell'attribuzione. Nel 1862 il Cianfaroni lo avvicinava alla scuola di Domenico Ghirlandaio. Più recenetemente, nel 1961, la Dalli Regoli lo attribuisce al Cianfarini, o Maestro della Conversazione di S. Spirito (1462-1542), un pittore della cerchia di Lorenzo di Credi. Stilisticamente parrebbe più vicino alla maniera di Raffaellino del Garbo (Firenze 1470-1524) sia per l'impostazione architettonica del trono decorato da grottesche tipicamente cinquecentesche, sia per la ripresa da Pinturicchio dei sottili alberelli sullo sfondo ma soprattutto per la figura di S. Antonio Abate panneggiata con vesti ampie, dalle pieghe ad angolo un po' dure e per il volto espressivo con la barba e i capelli separati in riccioli, caratteristiche che si possono riscontrare nelle opere di Raffaellino giovane. All'epoca del Carocci la tavola ppariva danneggiata dall'apposizioni di voti per mezzo di chiodi. Il dipinto fu donato dalla famiglia Strozzi dopo l'ampliamento della Chiesa (1600); la famiglia Strozzi dedicò un altare a sinistra entrando e donò il quadro a S. Antonio Abate, che videntemente era già in suo possesso, essendo databile nella seconda metà del XV o nell aprima metà del XVI secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900158968
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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