Motivo di San Marziale presso Colle. paesaggio

dipinto, 1863 - 1863

N.P

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è identificabile con il quadro comparso all'Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti nel 1863 con una valutazione di L. 500; un altro dipinto con lo stesso soggetto era già presentato dal pittore nel 1859 (cfr. Catalogo Esposizione Società Promotrice, sala I, n. 20). Collocato alla Galleria dell'Accademia fu poi concesso in deposito alla Corte d'Appello nel 1913, da dove è stato ritirato nel 1971. Ricordando gli elogi che il Sezanne gli dedicava in occasione dell'Esposizione alla Promotrice del 1855, sulle pagine de "Le arti del disegno" e che si riferivano probabilmente ad opere nelle quali il Markò rivelava la sua adesione ai principi della scuola di Staggia, se ne conclude che l'attività del pittore dovette, verso la fine degli anni cinquanta, registrarne un notevole scadimento di qualità, avvertito già nel 1857 da un cronista genovese il quale, pur indicando in Carlo Markò junior il caposcuola di una corrente di paesaggio alla nordica caratterizzata da uno "stile fiorentino", ne deplorava la "monotonia straordinaria delle composizioni ed in generale degli assunti di colore: può ben darsi che sul vero trovansi qualche volta accidenti di terreno, di rupi e di forme d'albero simili a questi; ma ciò non è sempre e la natura è dappertutto sì varia nei suoi aspetti, e sì vario nelle differenti ore del giorno e nei diversi paesi, ne è il colore e l'intonazione generale, mentre qui son sempre gli stessi toni caldissimi, giallastri sul davanti, gli stessi verdi sfogati negli alberi, ne' cespugli, nell'erba, gli stessi azzurini vaghissimi ne' lontani, lo stesso tocco diligente e fino, ma sempre minuto. Parzialmente guardati pezzetto a pezzetto questi quadri sono quasi sempre belli; v'è uno studio dal vero sì bene inteso, tanto amore a riprodurre, tanta verità di tinta e di quei mille piccoli effetti della natura che incanta; ma tra tanta verità (e questo parrà assurdo) l'insieme finale di quelle parti non è più vero non colpisce per un riflesso della semplice grandiosa natura; è la parola, non lo spirito (cfr. Rivista di Firenze, anno I, tomo 1, pp. 387-394). A Firenze comunque la fortuna di Carlo Markò junior non sembra subire nella prima metà degli anni sessanta gravi scosse; il pittore riceve anzi quasi una consacrazione ufficiale ottenendo all'Esposizione Italiana del 1861 una medaglia d'oro per il "Tramonto del sole" (cfr. Giornale Illustrato dell'Espozione Italiana, Firenze 1861, p. 375, n. 38)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900158768
  • NUMERO D'INVENTARIO Acc. n. 434
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • ISCRIZIONI in basso, a sinistra - Carlo Markò 1863 - Markò Carlo - corsivo/ numeri arabi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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