Madonna con Bambino e Santi
dipinto
ca 1530 - ca 1540
n.p
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 245 cm
Larghezza: 202 cm
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ATTRIBUZIONI
Michele Di Ridolfo Del Ghirlandaio (1503/ 1577)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Francesco Brina
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Michele a S. Salvi (ex)
- INDIRIZZO via di S. Salvi, 16, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Ricordata dal Vasari nella vita di Ridolfo del Ghirlandaio, l'opera fu commissionata da Leonardo Bonafede, vescovo di Cortona e priore della chiesa fiorentina dei SS. Jacopo e Lorenzo in via ghibellina, da dove la tavola proviene. Il potente vescovo - morto piu' che novantenne nel 1545 - e' infatti ritratto in eta' avanzata nella parte inferiore del dipinto. Sul fondo del quadro invece una finestra prospettica si apre su un paesaggio che unisce brani di veduta reale - come la Certosa del Galluzzo al cui ordine apparteneva il Bonafede - a sfondi ideali di derivazione nordica consueti nella pittura fiorentina di primo Cinquecento. Proprio la citazione vasariana fa escludere la datazione tarda, al 1570, proposta dalla Mannini (1980). L'analisi stilistica del dipinto conferma infatti la collaborazione, ricordata dal Vasari, con Ridolfo del Ghirlandaio, maestro di Michele: l'impostazione spaziale scandita dalle figure dei Santi che disegnano quasi una quinta teatrale e' ancora quella di Fra Bartolomeo ma rivista attraverso il tono piu' maestoso di Andrea del Sarto. Anche le caratteristiche fisionomiche dei volti chiamano in causa Ridolfo, mentre e' da notare la somiglianza fra la figura del San Francesco inginocchiato e quella dello stesso santo dipinta da Antonio del Ceraiolo in un quadro per S. Jacopo tra i Fossi ed oggi anch'esso nel museo di San Salvi. Anche la totale assenza di enfasi manieristica che caratterizzera' la pittura del Tosini dopo l'incontro col Vasari in Palazzo Vecchio verso la fine del sesto decennio esclude la datazione tarda e l'attribuzione a Francesco Brina. Tale proposta (Voss, 1920) si basava probabilmente sul fatto che nel Museo Bandini di Fiesole e' depositata una pala (inv. 1890, n. 8722) raffigurante e la "Madonna col Bambino e San Giovannino" derivante dal gruppo centrale del dipinto oggi a San Salvi. Sul retro della tavola di Fiesole e' infatti scritto il nome di Francesco Brina
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900157160
- NUMERO D'INVENTARIO inv. 1890, 8640
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Cenacolo di Andrea del Sarto - Firenze
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
- ISCRIZIONI sul retro su cartellino - N. 64 estratto dalla Galleria di Firenze / n. 105 - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0