bacio di Giuda e Cristo guarisce Malco

dipinto, post 1405 - ante 1410

Il Bacio di Giuda con l'episodio di Malco

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola
    tela/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Mariotto Di Nardo (notizie 1380 Ca.-1424 Ca)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Martini Simone
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pannello, passato sul mercato antiquario con l'attribuzione a Simone Ma rtini, come testimonia un vecchio cartellino ancora attaccato sul retro in sieme ad altri due recanti i numeri "1286 tableau gotique" e "P 5230", fa parte di una serie di storie della vita di Cristo ricostruita parzialmente da M. J. Eisenberg. Appartengono alla stessa serie i pannelli con la 'Nat ività' e la 'Circoncisione' (venduti da Sotheby, 16 aprile 1980, n. 11, gi à nella collezione Uwe Opper di Kronberg Taunus nel 1978, provenienti da u na casa d'arte di Londra, dopo essere appartenuti alla collezione Goudstik ker di Amsterdam); 'l'Adorazione dei Magi' e 'Cristo fra i Dottori' (Dordr echt, Simon van Gijn Museum, provenienti dalla collezione Kleiweg de Zwan di Blaricum, nn. 12 K 2, 13 K 2); 'l'Ultima Cena '(Nantes, Musée des Beaux Arts, n. 73); 'Cristo davanti a Pilato' (Brunswick, Herzog Anton Ulrich M useum, n. 2); la 'Flagellazione' (Princeton-New Jersey, University Museum, nn. 33 -21). Alla ricostruzione dell'Eisenberg, che riteneva la serie com pleta, vanno aggiunti i pannelli con 'Cristo nell'orto degli Ulivi' (Mùnch en Collezione J. Bòhler, proveniente da una vendita di Sotheby dell'8 dice mbre 1965, n. 50 con l'attribuzione a Taddeo Gaddi e già menzionata dal Bo schetto) e una 'Crocifissione' (Milano, Collezione Algranti, proveniente d a una vendita di Sotheby del 3 dicembre 1969, passato poi nella collezione Stafford e battuto alla Finarte a Milano il 16 dicmebre 1971 - cfr. "Anti chità Viva", X, 1971, n.2, p. 73 e n. 6, p. 64). Tuttavia neppure così la serie deve essere completa: è infatti improbabile che essa finisca con una 'Crocifissione' e già il Boschetto avanza l'ipotesi che dovesse essere st ata dipinta anche una tavoletta con la 'Resurrezione'. Quanto alla destina zione l'Oertel fa notare che i pannelli di Dordrecht mostrano sul retro tr acce di traverse di collegamento e suppone che la serie si componesse di d odici tavolette ordinate una vicino all'altra, analogamente a quelle del M useo di Avignone, sempre di Mariotto, databili fra il 1395 e il 1400, che per il Laclotte dovevano ornare un mobile da sacrestia. L'iconografia del dipinto richiama la cultura figurativa giottesca e post-giottesca e trova un riferimento preciso nel pannello con la 'Cattura di Cristo' del paliott o centrale dell'Altare di San Jacopo a Pistoia, a cui sembra rifarsi anche il Ghiberti per la formella della prima Porta. L'affinità col Ghiberti è giustificata anche dalla datazione delle tavolette al 1405-10, periodo in cui l'indirizzo della pittura fiorentina risente dell'evolversi della sua arte; ma d'altra parte è innegabile che la "ricerca della verità corporea e l'insistenza sull'energia dell'azione" (Boskovits, 1975) di questa fase più felice di Mariotto sarà un contributo importante al primo Quattrocento fiorentino, ben avvertito da quanti attribuivano a Ghiberti un'opera come la vetrata dell'occhio centrale della facciata di Santa Maria del Fiore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900155751
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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