allegoria della Vanità
dipinto
ca 1608 - ca 1610
Caroselli Angelo (1585/ 1652)
1585/ 1652
Allegoria della Vanità, con una giovane donna che si pettina, aiutata da un'altra che le porge uno specchio perché possa controllare la sua toilette
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 66 cm
Larghezza: 61 cm
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ATTRIBUZIONI
Caroselli Angelo (1585/ 1652)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Manetti Rutilio
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola, già attribuita al senese Rutilio Manetti per la presenza della sigla apocrifa "R M" fu restituita da Roberto Longhi (1943) ad Angelo Caroselli. La tavola di iconografia molto complessa e con riposti richiami alchemici, si colloca tra le opere di Caroselli esordiente tra il 1608-10, quelle cioè in cui è più esplicita la radice caravaggesca affiancata dal"Giovane in meditazione" del Museo Calvet di Avignone, già ascritto a Gentileschi e da un 'Ritratto di uomo' in collezione privata a Berlino. La "Vanita" come soggetto doveva essere molto congeniale al Caroselli che la ripeté in diverse versioni ('Vanitas',' L.S.Ricci, Firenze, 'Allegoria della Vanità', Galleria Corsini, Roma); questo soggetto, infatti oltre ad offrirgli delle opportunità pittoriche soddisfaceva anche alla spiccata attrazione del pittore nei confronti delle donne che gli valse la fame di adultero e di dongiovanni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900155631
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0