Madonna con Bambino tra angeli e Santi

dipinto, post 1629 - ante 1631

La Vergine, assisa tra nubi, sorregge il Bambino benedicente che tiene il giglio offertogli da San Francesco Saverio genuflesso.Alla sinistra è Sant'Ignazio di Loyola, alla destra i Santi Cosma e Damiano. In alto a sinistra cherubini ed angeli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA canapa
  • MISURE Altezza: 62 cm
    Larghezza: 42.5 cm
  • ATTRIBUZIONI Sacchi Andrea (1599/ 1661)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di uno dei due bozzetti superstiti relativi all'affresco, eseguiti dal Sacchi nel 1629, ancor oggi conservato in quella che un tempo fu una delle Sale del Collegio Romano e attualmente adibita a magazzino dell'Ufficio Meteorologico dello Stato. Ann Sutherland Harris ha riconosciuto l'esistenza attraverso le fonti dei due schizzi preparatori, pressochè identici, per lo stesso affresco, l'uno nella Coll. Longhi e l'al­tro a Londra di proprietà di Mr. Brian Sewell. Secondo la Harris uno dei due bozzetti, quello di proprietà di Mr. Sewell, fu comprato dal Sacchi da Fabrizio Valguarnera avventuriero siciliano e mercante di diamanti nel 1631; lo stesso anno in cui il Valguarnera venne processato a Roma per un furto di diamanti; mentre l'altro, oggi nelle Collezione Longhi è identificabile con il piccolo dipinte presente negli inventari della famiglia Barberini fin dal 1686, e di proprietà della stessa almeno fino al 1922 quando compare alla Mostra fiorentina del Seicento e Settecento. Non sappiamo quando esso è entrato a far parte della Coll. Longhi, è probabile intorno al 1935 quando, a seguito di una serie di vendite pubbliche e private, un gran numero di quadri appartenenti ai Barberini cambiò proprietario (cfr.: F.Haskell, "Mecenati e pittori", 2a ed. Firenze 1966, p. 101). Per la datazione dei due bozzetti soccorrono due elementi che fanno oscillare i limiti cronologici entro gli anni 1629-1631. Il termine ante quem, il 1631, ci è fornito dal processo Valguarnera. La Harris specifica inoltre che con tutta probabilità il bozzetto Longhi un tempo Barberini, fu il primo modello eseguito dal Sacchi poichè oggi la superficie pittorica si presenta più annerita di quella del dipinto londinese, forse eseguito su commissione per il mercante siciliano e quindi preparato con maggior cura. L'altro è quello di esecuzione dell'affresco al Collegio romano che dall'iscrizione contenuta in una delle dieci lunette affrescate dal Savonanzi lungo le pareti della sala mentre il Sacchi procedeva alla decorazione del soffitto, è datato al maggio del 1629. Sono, questi, anni particolarmente ben documentati dell'attività dell'artista sia per la quantità di opere datate che per la presenza di alcuni disegni relativi alle opere stesse. Anche l'affresco nel Collegio Romano sono stati rintracciati dalla Harris due disegni relativi allo studio di una figura seduta (S.Ignazio) conservata a Windsor Caslte nelle collezioni reali inglesi ed un altro relativo alla 'Madonna con il Bambino' dalla studiosa individuato nel Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi n.12704 F. Anni in cui il pittore dimostra "more instintive symphathy for colore than disegno"; l'impasto cromatico ricco, denso di sfumature : "il rosso toccato di garanza" e il bianco delle vesti dei Santi steso in punta di pennello a produrre una trama fittissima e fragile al tempo stesso testimonia di un esclusivo entusiamo, di piena adesione al neo-venetismo. Entusiasmo confermato da un'altra opera, partecipe dello stesso ductus pittorico e databile negli stessi anni: il 'Ritratto di Cardinale' della National Gallery di Ottawa dove gli eccezionali impasti cromatici pur nella semplicità del contrappunto di due sole tinte: il bianco e il rosso, accendono e definiscono il soggetto sebbene anche questa tela debba ritenersi incompiuta
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900155622
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • ISCRIZIONI sul recto della tela, nell'angolo inferiore destro - in giallo: "102" - numeri arabi - non determinabile -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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