Album di disegni
taccuino di disegni,
ca 1833 - ca 1833
Bezzuoli Giuseppe (1784/ 1855)
1784/ 1855
Taccuino di 94 fogli quasi sempre disegnati sul recto e sul verso con figure, animali, paesaggi, copie da maestri antichi. In alcuni casi il disegno si estende su due fogli contigui. Sono completamente in bianco i fogli dal n. 32 al 55, il n. 57 e dal n. 59 al n. 61. Sul foglio n. 24 recto alcuni lievi segni di matita nera indecifrabili. Dal foglio n. 56 in poi i disegni sono tracciati nel senso inverso rispetto ai precedenti. Sulla controcopertura piccolo schizzo con un o stemma con una croce, accanto a una scritta riguardante la 'Sig.a Mannucci'. Legatura: In cartoncino rivestito di carta verdastra; costola in pelle marrone; angoli sciupati in pergamena
- OGGETTO taccuino di disegni
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ matita nera
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MISURE
Altezza: 150 mm
Larghezza: 100 mm
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ATTRIBUZIONI
Bezzuoli Giuseppe (1784/ 1855)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
- INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gruppo più interessante di disegni contenuti nel taccuino è certamente quello che si riferisce a un'opera importante del Bezzuoli; si tratta del ciclo di 11 affreschi in una sala del quartiere della Meridiana di Palazzo Pitti che illustrano le 'Imprese di Cesare'; opera terminata dall'artista nel 1835 (vedi la firma del Bezzuoli nell'affresco centrale), a cui fu dedicato uno scritto di un amico del pittore in cui sono illustrati gli episodi rappresentati (vedi I. Giampieri, Le Imprese di Cesare dipinte in undici quadri a buon fresco etc.. Firenze, 1836). Proprio il 1835, allora, costituisce il termine ante quem dell'intero taccuino; anzi dal momento che i disegni di esso riferibili a quel ciclo (2342/2,2,13,14,17,18v, 19,20,21,23,63,64,81-83,88-92) sono notevolmente diversi dalla redazione finale, sarà necessario supporre per essi una data abbastanza lontana dal 1835 e piuttosto vicina, invece, al 1833 dato che sul risguardo della copertina del taccuino vi è un'iscrizione con quest'ultima data. Altri disegni del taccuino si riferiscono a studi da maestri antichi (in prevalenza veneti del '500 e fiorentini degli inizi del '600) vedi n. 2342/4-11,16,62,72v,73,74, a scena e a soggetti ripresi dal vero (2342/1,12, 15, 25,26,58,66,70r, 87,93,94). Da rilevare che anchhe un'iscrizione apposta sul foglio n. 2342/94r allude certamente al ciclo delle Imprese di Cesare, giacché in essa sono riportate le misure dello spazio dedicato a uno degli episodi di quel ciclo, la battaglia di Farsalo. Stilisticamente il taccuino ha tutti i caratteri del periodo maturo dell'artista; ma la vera importanza, più che nella qualità stilistica, consiste soprattutto nella sua caratteristica d'insieme di appunti, di idee, di materiale da utilizzare al momento opportuno. La maggior parte dei disegni, infatti, consiste in schizzi rapidi, spesso sommari, quindi difficilmente valutabili sul piano esclusivamente stilistico
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900155287-2
- NUMERO D'INVENTARIO Giorn. 2342
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
- ISCRIZIONI sulla controcopertina, si foglio incollato - Galileo visita le sue figlie Arangiola e/Celeste monache nel convento delle Cla/risse di S. Matteo in Arcetri nella prima/metà del 1600-sotto il Pontificato di/Urbano VIII/Suor Arangiola al secolo Giulia/Suor Celeste al secolo Polissena/era dotata di/Straordinario Talento, morì vivente Galileo/Nelli Vita di Galileo v.I Cap. 6 pag. 98 - Bezzuoli Giuseppe - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0