Madonna con Bambino tra angeli e Santi

scultura, 1504 - 1504

Tavola d'altare con altorilievo, racchiusa fra due pilastri adorni di triplici mazzi di frutta, tenuti da anelli e da una trabeazione con fregio decorato con due teste di cherubini, alternate ad Agnus Dei. Le figure sono bianche su fondo azzurro, mentre le altre parti decorative sono di vari colori. Nel gradino di base due angeli in ginocchio reggono un cartiglio con ai lati due stemmi

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ scultura/ invetriatura
  • MISURE Profondità: 10 cm
    Altezza: 237 cm
    Larghezza: 229 cm
  • ATTRIBUZIONI Buglioni Benedetto (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Dicomano (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera come è attestato dall'iscrizione e dalla presenza dei due stemmi ai lati, in basso, fu commissionata da Francesco Volpini nel 1504 per la chiesa di S. Andrea a Tizzano, compresa nel piviere di S. Bavello, di cui era a quell'epoca il rettore. Il santo titolare della chiesa lo troviamo presente fra le altre figure che compaiono accanto alla Vergine. La tavola rabbiana viene per la prima volta ricordata nella visita pastorale del 24 maggio 1565 (A. V. F., sez. V, F. 10, Visite dal 1564 al 1569 di P. Camaiani e di A. Cattani da Diacceto, cc. 237-239): "...etsi retineatur in loco tuto retro altare maius sub quodam honorifica tabula venerabilius imaginibus decorata et cum aliquis litteris significantibus sacrosanta hostia ibi asservari...". Il rilievo robbiano, che sempre troviamo citato fra i documenti della chiesa di Tizzano, andò in pezzi nel terremoto del 1919 e alcune parti furono conseguentemente rubate. Dopo il restauro, il 31 maggio 1959, fu collocata, con una celebrazione solenne, nella chiesa di S. Antonio Abate a Dicomano. Il piccolo tondo praticato nella parte superiore della tavola indica come questa servisse in origine per l'eposizione del SS. Sacramento. La tavola d'altare era attribuita dal Carocci e dal Niccolai alla scuola di Andrea della Robbia. Citata anche dal Brocchi, dal Repetti, dalla Cruttwell, nella guida del Dainelli Poggi e dall'Amerighi, che la indicano genericamente come "opera robbiana", è attribuibile secondo l'opinione di Marquand a Benedetto Buglioni e viene assegnata al terzo ciclo di opere dell'artista (1500-1510). La tavola di Tizzano può essere confrontata con le due pale di Empoli, conservate nel Museo della Collegiata, raffiguranti una, l'Immacolata Concezione e l'altra S. Anselmo fra vari santi: i pilastri portanti, l'architrave ed il fregio delle tavole di Empoli sono una ripetizione di quelli della tavola di Tizzano. Si ritrovano inoltre nelle figure altri motivi peculiari dell'arte di Benedetto Buglioni: il tipo particolare del volto con i lineamenti smussati, i riccioli intrecciati nelle capigliature e, in particolar modo, in quella di S. Andrea, l'unica peraltro rimasta integra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900153875
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso, al centro - OBNIMIAM AC DEBITAM REVERENTIAM SACRI/CULTUS FRANCISCUS VULPINUS QUO/TEMPORE HUIUS ECCLESIE RECTOR PREFUIT/BEATE VIRGINI AC DIVO ANDREE CETERISQUE SAN/CTIS QUORUM HIC EXTANT IMAGINES PRESE/NS OPUS MIRA ARTE COMPOSITUM PIA RELIGIONE/DICAVIT ANNO DOMINICE INCARNATIONIS/MCCCCCIIII TERTIO NONAS AUGUSTI - lettere capitali -
  • STEMMI ai lati del gradino - Stemma - Volpini - 2 - n.p
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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