scodella, frammento - bottega italiana (sec. XV)

scodella, 1400 - 1499

Fondo, parete e orlo a impasto rosa giallino, ingubbio avorio. Tesa con motivo ondulato, al centro motivi fantasiosi e a graticcio. Parete esterna solo con leggera vetrificazione trasparente

  • OGGETTO scodella
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ graffito
  • MISURE Diametro: 35
    Spessore: 1.4
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Castello Malaspina
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proviene dal riempimento di una torretta del nucleo medioevale e appartiene al tipo di ceramica graffita pisana monocroma di tipo tirrenico. L'origine della tecnica della decorazione graffita sulla ceramica e' antichissima. E' attribuita alla Cina e, attraverso l'Asia centrale e la Persia giunse nel Medio Oriente a Bisanzio, nelle isole del Mediterraneo levantino e in Italia nel sec. XIV. Si ottiene incidendo con uno "stecco" (ecco perche' una parte di tale ceramica e' chiamata anche "graffita a stecca") la superficie rossastra della terracotta a sua volta ricoperta da un ingubbio terroso chiaro; l'incisione prende quindi il colore della terracotta, che puo' essere rossiccia, gialla o marrone; la vernice piombifera incolore, infine, copre il tutto dando l'impermeabilita' e ravvivando le tinte (cfr. Mannoni T., La ceramica medioevale a Genova e nella Liguria, Genova, 1975, p. 96 segg.; Francovich R., La ceramica medioevale a Siena e nella Toscana Meridionale, Firenze, 1982; v. anche Francovich R./ Gelichi S., La ceramica nella Fortezza medicea di Grosseto, Roma, 1980). Nella seconda meta' del sec. XV tale tecnica si diffuse un po' dappertutto, in Italia, producendo sia prodotti in serie che di qualita'. In certe zone, come a Ferrara, Bologna e Padova (cfr. Reggi G., La ceramica graffita in Emilia Romagna dal sec. XIV al sec. XIX, Modena, 1971), essa raggiunge uno sviluppo artistico di prim'ordine (v. anche Farris G., Ceramica "graffita tarda" di fabbrica genovese, Atti del XVI Convegno Internazionale della Ceramica, Albisola, 1973, p. 175 segg.). La graffita a "stecca" di tipo pisano monocroma, ha un impasto color rosso ricoperto da un ingubbio sottile giallo, applicato solo sulla superficie esterna; la vetrina, molto resistente, puo' essere incolore o colorata di giallo, marrone o verde. La decorazione e' sulla superficie interna ed e' costituita da diversi cerchi sui bordi delle tese e dei cavetti, insieme a gruppi di motivi a S e a C eseguiti con la stecca, poi un motivo a rosone nel centro. La datazione di questo tipo e' da collocarsi nell'ambito del sec. XVI (cfr. Berti G./ Tongiorgi L., Ceramica pisana, secoli XIII-XV, Pisa, 1977; v. anche Tongiorgi L., Pisa nella storia della ceramica, Faenza, L, 1964). I motivi decorativi sono spesso di carattere geometrico, a graticcio nel centro, poi semicerchi, ovali, oppure qualche stemma
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900147230
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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