contenitore,
1800 - 1899
Fondo di tinozza.
- OGGETTO contenitore
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ marmorizzazione
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
- LOCALIZZAZIONE Castello Malaspina
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Proviene dal riempimento di una torretta del nucleo medioevale e appartiene al tipo di ceramica comune da cucina marmorizzata; tecnica decorativa che imitava la superficie del marmo, importata in Italia da diverse localita' del Mediteraneo e dell'Europa verso la fine del sec. XVI. L'impasto e' sempre di coloror rosso cupo e il disegno e' ottenuto attraverso colatura di barbotina rossa, spesso con macchie nere per l'aggiunta di pigmenti manganesiferi, sopra l'ingubbiatura bianca (cfr. Mannoni T., La ceramica d'uso comune in Liguria prima del secolo XIX, prime notizie per una classificazione, Atti del III Convegno Internazionale della Ceramica, Albisola, 1970; Mannoni T., La ceramica medioevale a Genova e nella Liguria, Genova, 1975, p. 10 segg., p. 70 segg.). Spesso tale miscela e' arricchita anche da macchie verdi, gialle e bianche. Una vetrina trasparente ricopre l'intera superficie. Le forme piu' in uso sono bacini tronco-conici, scodelle a calotta sferica, tazze emisferiche, ciotole, piatti. La ceramica marmorizzata fu molto in uso fino ai secc. XVIII-XX, specialmente con prodotti creati a Pisa. La produzione piu' tarda presenta una decorazione sempre piu' semplificata (v. anche Francovich R./ Vannini G., San Salvatore a Vaiano; saggio di scavo in una badia del territorio pratese, Archeologia Medioevale, 1976, III, pp. 55-138; Francovich R./ Gelichi S., La ceramica nella Fortezza medicea di Grosseto, Roma, 1980)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900147219
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0