scodella, frammento - bottega italiana (prima metà sec. XVI)

scodella, 1500 - 1549

Fondo di scodella

  • OGGETTO scodella
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ graffito
  • MISURE Lunghezza: 7.2
    Spessore: 0.8
    Larghezza: 4.2
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Castello Malaspina
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proviene dal riempimento di una torretta del nucleo medioevale e appartiene al tipo di ceramica graffita pisana policroma. L'origine della decorazione della tecnica della decorazione graffita sulla ceramica e' antichissima. E' attribuita alla Cina e, attraverso l'Asia centrale e la Persia giunse nel Medio Oriente a Bisanzio, nelle isole del Mediterraneo levantino e in Italia nel sec. XIV. Si ottiene incidendo con uno "stecco" (ecco perche' una parte di tale ceramica e' chiamata anche "graffita a stecca") la superficie rossastra della terracotta a sua volta ricoperta da un ingubbio terroso chiaro; l'incisione prende quindi il colore della terracotta, che puo' essere rossiccia, gialla o marrone; la vernice piombifera incolore, infine, copre il tutto dando l'impermeabilita' e ravvivando le tinte (cfr. Mannoni T., La ceramica medioevale a Genova e nella Liguria, Genova, 1975, p. 96 segg.; Francovich R., La ceramica medioevale a Siena e nella Toscana Meridionale, Firenze, 1982; v. anche Francovich R./ Gelichi S., La ceramica nella Fortezza medicea di Grosseto, Roma, 1980). Nella seconda metà del sec. XV tale tecnica si diffuse un po' dappertutto, in Italia, producendo sia prodotti in serie che di qualita'. In certe zone, come a Ferrara, Bologna e Padova (cfr. Reggi G., La ceramica graffita in Emilia Romagna dal sec. XIV al sec. XIX, Modena, 1971), essa raggiunge uno sviluppo artistico di prim'ordine (v. anche Farris G., Ceramica "graffita tarda" di fabbrica genovese, Atti del XVI Convegno Internazionale della Ceramica, Albisola, 1973, p. 175 segg.). Il repertorio decorativo della graffita policroma di tipo pisano e' costituito prevalentemente dalla combinazione di motivi geometrici con uccellini; poi da motivi vegetali: foglie piu' o meno stilizzate intorno ad un rosone centrale; i tocchi di colore possono essere anche i piu' vari: cioe' ossidi coloranti in verde, giallo, bruno, azzurro, paonazzo. Area di produzione Italia centrale e settentrionale (v. anche Tongiorgi L., Pisa nella storia della ceramica, Faenza, L, 1964; Berti G./ Tongiorgi L., Ceramica pisana, secoli XIII-XV, Pisa, 1977)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900147203
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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