Il recto del gancio è ornato da una figura, rappresentante un giovane in piedi che indossa un costume del tardo quattrocento. Il farsetto ha un ampio scollo ed è allacciato davanti. I pantaloni (tipo calzamaglia) sono attillati, la conchiglia è ben visibile. Il giovane indossa scarpe appuntite a becco d'anatra e sulle spalle porta una breve mantellina. Ha un copricapo a foggia, la punta del berretto avvolta intorno alla testa, ricade da un lato. I capelli lunghi e ondulati scendono sulle spalle. La parte del capo è lavorata a tutto tondo perché il gancio sul retro è saldato nella parte più bassa (lungo tutto il corpo). Il giovane tiene una mano sul fianco, davanti gli pende dalla cintura una borsa. I due occhielli ad anello della base sono fusi insieme e potevano servire per appenderci ogni genere di oggetti come chiavi, borsette, arnesi da toilette
- OGGETTO cintura
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
- AMBITO CULTURALE Manifattura Europea
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lavorazione è piuttosto grossolana, il pezzo non è di alta qualità. I particolari, come i dettagli del costume, sono accennati in modo approssimativo. Va anche notato che non esistono molti tipi di uncini formati di figure come questo. L'uomo in piedi, con abito tardo-gotico, con la borsa del denaro e la spada si ritrova ancora in quattro altri esemplari tutti della coll. Figdor che in parte furono acquistati dal Schlossmuseum di Berlino. Un altro tipo mostra la figura di un uomo, con tutte e due le mani appoggiate ai fianchi, gonnellino corto e copri capo a cappuccio. Conosciamo sei esemplari di questo tipo nei Musei di Bruxelles, Augusta, Spira, Amburgo e Parigi. E' possibile che lavori in metallo, che presentano varianti così piccole, siano stati prodotti in una zona abbastanza ristretta; si potrebbe pensare alla fonderia di Liegi. In base all'abito, questi oggetti si possono datare, con sufficiente sicurezza, verso la fine del XV secolo. IN quel periodo le cinture con ricche guarnizioni erano ormai solo per le donne. Sembra addirittura che soltanto in quell'epoca fosse di moda portare appesi alla cintura ogni genere di utensile, come portaaghi, calendarietti, posate (coltello e forbici), chiave e borse. Per lo meno i pittori dell'epoca rappresentarono questi oggetti ben in vista nei loro quadri. Per attaccare tutti questi oggettini occorrevano soprattutto dei ganci che non erano applicati fissi alla cintura, ma poteano essere staccati a volontà e senza problemi come quello della coll. Carrand
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900132896
- NUMERO D'INVENTARIO Carrand 1132
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0